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Focus del progetto

Sono quattro le aree indicate da AIFA come cruciali nell’ambito del Progetto COSIsiFA, sono la pediatria, l’oncologia, l’antibiotico resistenza e la cronicità e polifarmacoterapia. In tutte è essenziale una conoscenza sull’uso dei farmaci, sulla loro prescrizione appropriata, sulla loro gestione da parte del paziente, sull’efficacia e sui rischi. L’informazione e la formazione indipendente su questi temi è essenziale per una salute consapevole e un corretto uso dei farmaci.

Pediatria

Spesso i bambini sono trattati come “adulti in miniatura”, ignorando le caratteristiche sia fisiologiche sia psicologiche tipiche delle diverse fasce d’età. Inoltre gli studi che vengono condotti sui farmaci per valutarne l’efficacia e la sicurezza prima della loro immissione in commercio molto raramente coinvolgono i bambini, per cui d’abitudine si definiscono sulla base dei dati dell’adulto dosaggi diversi per i bambini, ma senza avere certezza che quel farmaco sia efficace e sicuro anche per loro. L’organismo di un bambino, specie nei primi anni di età, non è uguale a quello di un adulto, assorbe i farmaci in maniera molto diversa, così come le molecole si distribuiscono in maniera diversa nell’organismo, vengono infine metabolizzate diversamente.
Tutto ciò va tenuto presente quando si dà un farmaco a un bambino: occorre considerare anzitutto di prenderlo solo se strettamente necessario, per esempio è inutile somministrare antibiotici se non c’è un’infezione batterica tale da richiederne l’uso, ed essere poi cauti con le dosi per ridurre al minimo la possibilità di effetti avversi.
Proprio per la fragilità dei bambini il tema della pediatria è stato indicato da AIFA come centrale del progetto, al fine di sensibilizzare, informare e formare cittadini e operatori sanitari su un uso razionale e appropriato dei farmaci in età pediatrica.

Oncologia

Negli ultimi vent’anni, la maggiore comprensione dei meccanismi biologici del cancro, del sistema immunitario e delle sue interazioni con i tumori ha portato a importanti progressi nelle terapie oncologiche.
Oggi il trattamento dei tumori con i farmaci è sempre più orientato verso un approccio di precisione che adatta le cure alle caratteristiche cliniche del paziente e alle specificità biologiche del tumore. L’uso ottimale di queste nuove terapie richiede una conoscenza approfondita da parte degli operatori sanitari, che devono sapere in quali casi sono indicate e come vanno gestite, e una partecipazione informata da parte dei pazienti che devono comprendere come non sempre tali terapie sono adatte al loro caso e devono essere informati sui risultati attesi e sui possibili rischi. Questi nuovi approcci terapeutici non sempre offrono un miglioramento significativo sulla sopravvivenza, a fronte dei possibili effetti avversi anche importanti legati alla terapia. Il tema dei vantaggi attesi e del costo molto elevato di questi nuovi farmaci è all’ordine del giorno e merita un’attenta riflessione.
Per questo l’area oncologica è una delle quattro indicate da AIFA come centrali del progetto per poter informare e formare cittadini e operatori sanitari su questi aspetti del tutto nuovi per la cura del cancro.

Antibiotico resistenza

Gli antibiotici hanno salvato milioni di vite. Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un preoccupante aumento del fenomeno dell’antibiotico resistenza che si verifica quando i batteri, esposti ripetutamente agli antibiotici, sviluppano difese che li rendono capaci di sopravvivere anche in presenza di questi farmaci. L’uso improprio di antibiotici è il fattore che più contribuisce a questo fenomeno, rendendo questi farmaci, che sono fondamentali, sempre meno efficaci. Quando gli antibiotici vengono usati in modo scorretto – per esempio per trattare infezioni dovute a virus o non seguendo le indicazioni – o non appropriato aumenta il fenomeno della antibiotico resistenza: infezioni che un tempo erano facilmente curabili diventano sempre più difficili da trattare e richiedono terapie più lunghe e costose. In alcuni casi, l’unica alternativa disponibile è rappresentata da antibiotici di nuova generazione, costosi e spesso associati a effetti collaterali più gravi rispetto ai farmaci tradizionali di prima scelta.
Senza un’azione tempestiva si stima che globalmente entro il 2050 le infezioni da batteri resistenti potranno causare fino a 10 milioni di morti all’anno, superando anche i decessi per cancro.
È quindi fondamentale seguire alcune semplici regole: utilizzare gli antibiotici solo su prescrizione medica e per il tempo indicato, senza interrompere o modificare il trattamento autonomamente.
Proprio per la crescente minaccia dell’antibiotico resistenza l’AIFA ha ritenuto fondamentale includere questo tema nel progetto per sensibilizzare la popolazione e formare gli operatori sanitari sull’uso responsabile degli antibiotici, favorendo pratiche che possano preservare l’efficacia di questi farmaci nel tempo.

Cronicità e polifarmacoterapia

La gestione delle malattie croniche è una sfida sempre più attuale e complessa, soprattutto in un contesto caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione e dall’aumento della prevalenza di patologie come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Molte persone, per lo più anziane, si trovano a dover assumere ogni giorno più farmaci contemporaneamente, una situazione nota come polifarmacoterapia. In Italia, si stima che più della metà della popolazione sopra i 65 anni assuma regolarmente più di cinque farmaci al giorno.
Assumere più farmaci può causare interazioni tra loro, che possono ridurre l’efficacia dei trattamenti oppure aumentare il rischio di eventi avversi. Inoltre, la gestione di terapie complesse può portare a errori nell’assunzione dei farmaci, con conseguenze negative per la salute.
Per affrontare la polifarmacoterapia è necessario un approccio multidisciplinare che prenda in considerazione la deprescrizione, cioè la revisione regolare dei farmaci presi per eliminare quelli non necessari, migliorando così la qualità di vita.
Proprio per l’importanza della gestione della polifarmacoterapia l’AIFA ha incluso questo tema nel progetto al fine di sensibilizzare la popolazione a un uso ottimale dei farmaci.