Quando la malattia è in fase avanzata occorre tenere presenti le possibili conseguenze negative dei molti farmaci prescritti, rivedendo la terapia e privilegiando la qualità di vita
Troppi farmaci per le donne con un tumore al seno e metastasi?


Quando la malattia è in fase avanzata occorre tenere presenti le possibili conseguenze negative dei molti farmaci prescritti, rivedendo la terapia e privilegiando la qualità di vita
Nel nostro Paese manca un approccio comune alla gestione della polifarmacoterapia inappropriata, affidata a interventi locali e non coordinati
Uno studio internazionale indaga l’opinione dei pazienti sulla polifarmacoterapia: molti sarebbero disposti a sospendere alcuni farmaci, soprattutto a causa degli effetti collaterali.
L’uso di una compressa combinata a dose fissa di antipertensivi sarebbe più efficace rispetto all’assunzione di due farmaci separati nel controllo della pressione arteriosa,. Lo suggerisce un’analisi dei dati provenienti dalla National Health and Nutrition Examination Survey che raccoglie informazioni sulla salute della popolazione statunitense e che ha preso in esame 15.927.747 ipertesi trattati con almeno due farmaci antipertensivi e monitorati dal 2013 al 2020. Di questi, il 32,7% assumeva una compressa combinata a dose fissa, mentre i restanti utilizzavano due compresse separate. L’obiettivo dello studio era confrontare il controllo della pressione arteriosa, definito come valori inferiori a 140/90 mmHg. Il 76,4% dei pazienti trattati con una compressa combinata a dose fissa è riuscito a mantenere la pressione arteriosa nei limiti definiti rispetto al 67,3% dei pazienti che assumevano due compresse (odds ratio – OR 1,78, limiti di confidenza al 95% da 1,28 a 2,47). Chi assumeva...
Semplificare la terapia, riducendo ove possibile il numero di compresse da prendere ogni giorno, sembra favorire un migliore controllo della pressione arteriosa.
Eliminare o ridurre i farmaci non strettamente necessari migliora l’aderenza alle terapie, ma l’effetto su mortalità e ricoveri è ancora da chiarire.
Eliminare o ridurre i farmaci non strettamente necessari migliora l’aderenza alle terapie, ma l’effetto su mortalità e ricoveri è ancora da chiarire.
Quando vengono prescritti al bambino più farmaci insieme occorre seguire scrupolosamente le indicazioni del medico per ridurre le interazioni e gli effetti negativi.
La somministrazione di una terapia con due o più farmaci può causare anche nel bambino interazioni o esiti di salute negativi.
La sospensione mirata dei farmaci antipertensivi non essenziali o non appropriati può proteggere la funzione cognitiva e ridurre i rischi associati alla polifarmacoterapia.
Ridurre i farmaci per la pressione non strettamente necessari negli anziani può rallentare il declino cognitivo e diminuire i rischi da polifarmacoterapia.