Il nuovo minidossier di COSIsiFA analizza rischi, limiti e alternative all’uso dei farmaci per l’insonnia negli anziani, evidenziando l’importanza degli approcci non farmacologici
Per l’insonnia dell’anziano i farmaci non sono la prima scelta


Il nuovo minidossier di COSIsiFA analizza rischi, limiti e alternative all’uso dei farmaci per l’insonnia negli anziani, evidenziando l’importanza degli approcci non farmacologici
Benzodiazepine, farmaci Z e non solo, sono ampiamente usati nel nostro Paese per curare l’insonnia negli anziani. A questi si aggiungono prodotti a base di valeriana e melatonina, la cui utilità è dubbia. Ma l’intervento farmacologico è davvero la prima scelta nel trattamento dell’insonnia? In questo minidossier facciamo il punto su rischi e limiti legati all’uso dei farmaci puntando l’attenzione su strategie più sicure e sostenibili nel lungo periodo
Fornire alle persone anziane informazioni chiare sull’igiene del sonno può facilitare la riduzione o sospensione dei farmaci per l’insonnia, anche in presenza di un declino cognitivo
Fornire alle persone anziane informazioni chiare sull’igiene del sonno può facilitare la riduzione o sospensione dei farmaci per l’insonnia, anche in presenza di un declino cognitivo