Seguire per almeno un anno una dieta ricca di acidi grassi omega 3 e povera di acidi grassi omega 6, associata all’assunzione di integratori di olio di pesce potrebbe essere utile nel ridurre la proliferazione cellulare in caso di cancro della prostata in fase iniziale. Molte forme del tumore non richiedono un intervento perché hanno un andamento lento a tal punto da non essere clinicamente rilevanti, in questi casi si adotta un atteggiamento di sorveglianza attiva.
Uno studio prospettico randomizzato di fase II ha coinvolto 100 uomini con cancro alla prostata a rischio basso o intermedio per valutare se una dieta ricca di acidi grassi omega 3 e povera di acidi grassi omega 6, associata alla somministrazione di un integratore di olio di pesce, possa influire sull’evoluzione del tumore, rispetto a un gruppo di controllo. Il parametro di efficacia valutato, grazie a un controllo bioptico eseguito all’inizio dello studio e uno a distanza di un anno, era l’indice Ki-67, un indicatore della velocità di replicazione cellulare. Nel gruppo che ha seguito la dieta e ha assunto l’integratore l’indice Ki-67 è diminuito di circa il 15% in un anno (da 1,34% a 1,14%), mentre nel gruppo di controllo è aumentato del 24% (da 1,23% a 1,52%), con una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi (p=0,043). Non sono invece emerse differenze significative negli esiti secondari valutati come il grado del tumore, la dimensione, o i valori di PSA.
Lo studio presenta alcuni limiti. Infatti i partecipanti non sono stati sottoposti a un intervento dietetico specifico ma hanno ricevuto consulenze nutrizionali personalizzate con un dietista che li ha indirizzati verso una alimentazione più sana e meno calorica. Di conseguenza, è difficile stabilire se i miglioramenti osservati siano effettivamente attribuibili esclusivamente agli acidi grassi omega-3 e agli integratori di olio di pesce, o se siano il risultato di cambiamenti più generali nello stile di vita. Inoltre l’esito primario è un esito surrogato rispetto all’andamento clinico del tumore. Infine non bisogna trascurare le possibili conseguenze dei conflitti di interesse segnalati dagli autori.
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Omega 3 per il tumore della prostata?
FOCUS: Oncologia
In pratica
Nei pazienti con cancro della prostata a basso rischio è importante condurre una sorveglianza attiva, dando consigli per migliorare lo stile di vita nel suo complesso, compresa una dieta sana. Non ci sono al momento indicazioni per suggerire l’uso di integratori alimentari di olio di pesce per rallentare lo sviluppo del tumore.
Bibliografia
Aronson WJ, Grogan T, et al. High omega-3, low omega-6 diet with fish oil for men with prostate cancer on active surveillance: the CAPFISH-3 randomized clinical trial. J Clin Oncol 2024; https://ascopubs.org/doi/10.1200/JCO.24.00608 Conflitti di interesse:
Dizman N, Necchi A, et al. Promises and Challenges of Dietary Intervention in Patients With Prostate Cancer: Lessons Learned From the CAPFISH-3 Trial J Clin Oncol 2024; https://ascopubs.org/doi/10.1200/JCO-24-02444?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%20%200pubmed Conflitti di interesse:
Dizman N, Necchi A, et al. Promises and Challenges of Dietary Intervention in Patients With Prostate Cancer: Lessons Learned From the CAPFISH-3 Trial J Clin Oncol 2024; https://ascopubs.org/doi/10.1200/JCO-24-02444?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%20%200pubmed Conflitti di interesse: