Grazie all’analisi dei post pubblicati nei social media si possono scoprire molte reazioni avverse legate ai medicinali.
Nei bambini le reazioni avverse da farmaco sono più frequenti rispetto agli adulti. Questo accade perché il loro organismo è in fase di sviluppo, con sistemi e apparati immaturi che possono reagire in modo diverso alle medicine, ma anche perché molti farmaci non sono studiati specificamente per l’età pediatrica. In questi casi, i medici li prescrivono “off-label”, ovvero con modalità d’uso diverse da quelle ufficialmente approvate. Ciononostante le segnalazioni degli effetti avversi da parte degli operatori sanitari e dei genitori sono poche per cui molti eventi avversi sfuggono.
Secondo uno studio spagnolo i social media, e in particolare i forum dedicati all’infanzia e alla genitorialità, potrebbero rivelarsi uno strumento utile per identificare informazioni sulle reazioni avverse da farmaco e sugli errori terapeutici. I ricercatori hanno analizzato oltre 3.500 post pubblicati in due forum dedicati all’infanzia e hanno visto che nel 25% dei casi si parlava proprio di farmaci. Di questi, oltre la metà conteneva riferimenti a problemi con la terapia, tra cui 161 erano catalogabili come segnalazioni di reazioni avverse (febbre, disturbi gastrointestinali, eruzioni cutanee, eccetera) e 95 come errori terapeutici (dosaggi errati o modalità di somministrazione scorrette).
Come segnalato anche dagli autori dello studio le segnalazioni riportate nei social media devono essere interpretate con cautela, perché in molto casi non ci sono gli elementi sufficienti per stabilire con certezza il nesso di causalità tra il farmaco dato al bambino e l’evento avverso descritto.
Un aiuto dai social per la farmacovigilanza pediatrica
FOCUS: Pediatria
In pratica
I social media potrebbero essere una fonte di informazioni complementare per la farmacovigilanza, che si occupa della sicurezza dei farmaci, contribuendo a identificare potenziali segnali di allarme. Rimane comunque fondamentale la segnalazione degli eventi avversi, da parte degli operatori sanitari e dei cittadini, attraverso le schede apposite disponibili sul sito di AIFA (clicca qui).
Bibliografia
Vilimelis-Piulats I, Pérez-Ricart A, et al. Social media as a source of drug safety information in the paediatric population. Br J Clin Pharmacol 2025; https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39895408/ Conflitti di interesse: 

