Nelle infezioni del sangue la durata della terapia antibiotica può essere ridotta senza perdere di efficacia, con l’obiettivo di diminuire gli effetti avversi e il rischio di selezionare ceppi batterici resistenti agli antibiotici.
Nelle infezioni gravi, come accade nella sepsi e batteriemia (cioè la presenza di batteri nel circolo sanguigno), si ricorre a una terapia antibiotica somministrata per via endovenosa in ambiente ospedaliero. Le linee guida attuali suggeriscono di prolungare il trattamento per due settimane in modo da avere certezza del risultato, anche se ciò comporta tempi di ricovero più lunghi e il rischio a lungo andare di comparsa di effetti collaterali, oltre che di selezionare germi resistenti agli antibiotici.
Uno studio internazionale che ha coinvolto 74 ospedali ha confrontato in oltre tremila pazienti, ricoverati in ospedale con un’infezione del sangue, una terapia antibiotica di soli sette giorni rispetto alla tradizionale di due settimane. L’obiettivo era valutare se un approccio di questo tipo sia praticabile senza ridurre l’efficacia del trattamento.
A distanza di 90 giorni dal grave episodio infettivo la probabilità di sopravvivenza era analoga nei due gruppi di trattamento a dimostrare che nella maggior parte dei casi si può ridurre la durata della terapia antibiotica per via endovenosa, senza per questo comprometterne l’efficacia.
Si può accorciare la durata della terapia antibiotica?
FOCUS: Antibiotico resistenza
In pratica
Uno dei motivi di diffusione delle resistenze batteriche agli antibiotici è la durata prolungata delle terapie: quanto più sono brevi tanto minore è il rischio che i germi sviluppino una resistenza. Si tratta però di un equilibrio delicato perché ridurre troppo la durata della terapia potrebbe comprometterne l’efficacia. Occorrono quindi studi che confrontino diverse durate della terapia antibiotica nelle varie forme di infezione per ottimizzare il trattamento.
Bibliografia
The BALANCE Investigators, for the Canadian Critical Care Trials Group, the Association of Medical Microbiology and Infectious Disease Canada Clinical Research Network, the Australian and New Zealand Intensive Care Society Clinical Trials Group, and the Australasian Society for Infectious Diseases Clinical Research NetworkAntibiotic treatment for 7 versus 14 days in patients with bloodstream infections. N Engl J Med 2024; https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2404991 Conflitti di interesse: 

