Nel 2019 le morti per infezioni del sangue nel mondo sono state 2,91 milioni e in molti casi erano dovute a batteri Gram negativi resistenti agli antibiotici.
È questa la fotografia scattata da uno studio internazionale che ha raccolto i dati disponibili del Measuring Infectious Causes and Resistance Outcomes for Burden Estimation database relativi a 23 patogeni e 88 relazioni tra patogeno e antibiotico impiegato.
Per la precisione il 51,1% delle morti da infezioni del sangue era dovuto a batteri Gram negativi, e sul totale delle morti da setticemia il 26,3% era ascrivibile a Gram negativi resistenti agli antibiotici, in particolare 391.800 morti vedevano in causa Gram negativi resistenti ai carbapenemi. Asia ed Europa orientale erano le aree in cui erano più frequenti le morti dovute a batteri Gram negativi resistenti, che erano soprattutto Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumanii e Pseudomonas aeruginosa, tutti resistenti appunto ai carbapenemi.
Gram negativi resistenti dietro alle morti per setticemia
FOCUS: Antibiotico resistenza
In pratica
L’identificazione del germe responsabile di una setticemia e il riconoscimento precoce dell’infezione sono i due punti chiave per procedere con una terapia antibiotica il più possibile mirata e quindi efficace. La diffusione delle resistenze batteriche rende il quadro più complesso e ha un’ampia variabilità geografica non solo tra Paesi ma anche nelle varie regioni di un medesimo Paese; nella scelta dell’antibiotico da usare è quindi fondamentale tenere presente la situazione locale della singola struttura in cui si opera, per la quale dovrebbero essere sempre disponibili dati aggiornati sulla diffusione dell’antimicrobicoresistenza.
Bibliografia
Zha L, Li S, et al. Global and regional burden of bloodstream infections caused by carbapenem-resistant Gram-negative bacteria in 2019: a systematic analysis from the MICROBE database. Intern J Infect Dis 2025; https://www.ijidonline.com/action/showPdf?pii=S1201-9712%2824%2900844-0 Conflitti di interesse: 

