Per contrastare l’antibiotico resistenza è necessario un impegno su più fronti. Da un lato è fondamentale formare i medici affinché prescrivano antibiotici in modo appropriato cioè solo se necessari e scegliendo innanzitutto il principio attivo mirato al germe da debellare; dall’altro, i cittadini devono essere educati a rispettare scrupolosamente le indicazioni ricevute e a non usare gli antibiotici rimasti nell’armadietto dei medicinali o senza il consiglio di un medico. Tuttavia, c’è un aspetto spesso trascurato ma fondamentale: la disponibilità effettiva dei farmaci da acquistare in farmacia.
Nella Regione Campania è stato attivato un programma multicomponente che ha portato a un miglioramento nella prescrizione appropriata di antibiotici attraverso la maggiore consapevolezza. Questo programma sembrava ridurre il ricorso ad alcuni antibiotici, da utilizzare solo in situazioni particolari, a favore di altri, per esempio usare per le infezioni respiratorie batteriche in età pediatrica la semplice amoxicillina invece della sua formulazione in associazione all’acido clavulanico, considerata una seconda linea di trattamento. Peccato che tra novembre 2022 e maggio 2023 il 90% delle farmacie dell’area campana oggetto dello studio ha segnalato una carenza di amoxicillina. Ora un ulteriore studio ha dimostrato che a causa di questa indisponibilità i pediatri hanno dovuto cambiare la loro prescrizione, tornando a prediligere l’associazione amoxicillina-acido clavulanico, che in pochi mesi è passata da 4 a quasi 14 prescrizioni ogni 100 visite, con parallela riduzione ovviamente delle prescrizioni di amoxicillina. Anche l’uso di altri antibiotici come le cefalosporine, che dovrebbero essere destinate solo a casi particolari, è raddoppiato.
Se l’antibiotico non c’è, le buone pratiche ci rimettono
In pratica
Anche la più virtuosa strategia per favorire l’uso corretto degli antibiotici rischia di essere vanificata se mancano i farmaci essenziali. La carenza di medicinali ha riguardato negli ultimi anni non solo alcuni antibiotici ma anche molti altri principi attivi (vedi qui la lista completa). Le cause della carenza possono essere di diversa natura fra cui l’irreperibilità del principio attivo, problematiche legate alla produzione, provvedimenti di carattere regolatorio, imprevisto incremento delle richieste di un determinato medicinale o emergenze sanitarie. Non tutte le carenze di medicinali sono un problema concreto per il cittadino. In alcuni casi è possibile ovviare alla carenza ricorrendo a un medicinale equivalente, in altri è possibile richiedere al medico la prescrizione di un farmaco alternativo. Sul sito di AIFA è disponibile l’elenco dei farmaci carenti per i quali sono disponibili sul mercato italiano medicinali equivalenti o eventualmente alternative terapeutiche.
Bibliografia

