Cancro e tromboembolismo venoso: si può ridurre l’anticoagulante?

2 Mag 2025

FOCUS: Oncologia

Nei pazienti con cancro attivo e tromboembolismo venoso dopo sei mesi di terapia piena sembra possibile proseguire il trattamento anticoagulante a dose dimezzata (apixaban 2,5 mg due volte al giorno) senza compromettere l’efficacia nella prevenzione delle recidive tromboemboliche, ma riducendo così il rischio emorragico.
Uno studio internazionale multicentrico controllato, randomizzato e in doppio cieco ha coinvolto 1.766 adulti con trombosi venosa profonda prossimale o embolia polmonare e cancro attivo che avevano completato almeno sei mesi di terapia anticoagulante a dosaggio pieno (apixaban 5 mg due volte al giorno). I partecipanti venivano assegnati alla prosecuzione della terapia in atto o al dimezzamento della dose del farmaco per ulteriori 12 mesi. L’esito primario di efficacia valutato era la recidiva di tromboembolismo venoso, l’esito secondario la comparsa di sanguinamenti maggiori.
Non sono emerse differenze significative tra i due gruppi per quanto riguarda l’efficacia: l’incidenza cumulativa di eventi tromboembolici era pari al 2,8% con dose piena e al 2,1% con dose ridotta (p=0,001). È stata invece osservata una riduzione significativa degli eventi emorragici gravi con il regime a dose ridotta (12,1% rispetto a 15,6%, p=0,03).

In pratica

Le linee guida suggeriscono di continuare la terapia anticoagulante in caso di trombosi venosa finché il tumore è considerato attivo, ma il trattamento prolungato deve essere individualizzato, bilanciando attentamente il beneficio con il rischio emorragico. La riduzione del dosaggio di apixaban dopo sei mesi sembra una modalità utile per raggiungere questo equilibrio, ma occorre cautela, in quanto lo studio aveva una durata limitata e non ha fornito informazioni sulle caratteristiche etniche dei partecipanti, per cui i risultati non possono essere generalizzati a tutta la popolazione.

Bibliografia

Mahé I, Carrier M, et al. Extended reduced-dose apixaban for cancer-associated venous thromboembolism. N Engl J Med 2025; https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2416112 Conflitti di interesse: