Per un uso appropriato degli antibiotici in gravidanza

16 Mag 2025

FOCUS: Antibiotico resistenza

Gli antibiotici presi in gravidanza potrebbero avere conseguenze a lungo termine nel bambino.
Secondo dati statunitensi, gli antibiotici sono i farmaci più prescritti nei nove mesi d’attesa, tanto che si stima che un quarto dei nascituri siano esposti a questi farmaci nel corso della gravidanza e che circa il 40% lo sia durante il parto. I motivi del ricorso agli antibiotici sono legati alla presenza di malattie infettive di origine batterica, ma non sempre c’è una reale indicazione al loro utilizzo e ciò vale ancora di più per le donne in dolce attesa.
Un gruppo di ricercatori australiani, partendo dall’osservazione che nei bambini trattati precocemente con antibiotici sembra essere più alto il rischio successivo di malattie allergiche, di asma e di altre condizioni, ha cercato di capire se anche i farmaci antimicrobici presi dalla madre durante la gravidanza possano avere conseguenze a lungo termine sul nascituro. È stata così condotta una revisione sistematica che ha raccolto i risultati di oltre 150 studi sull’argomento riguardanti più di 20 milioni di bambini. In effetti è emersa un’associazione significativa tra la somministrazione di antibiotici durante la gravidanza e il rischio di malattie allergiche nel bambino, compresa l’asma, di obesità ed epilessia. Ciò non significa automaticamente che ci sia un rapporto causale tra la somministrazione di questi farmaci e le malattie nel bambino, perché potrebbero esserci altre spiegazioni che devono essere indagate.

In pratica

La segnalazione che emerge da questo studio sottolinea come sia sempre importante, specie in gravidanza, ricorrere al principio della cautela prima di prendere un farmaco. Nel caso specifico un antibiotico deve essere prescritto dal medico dopo una valutazione globale di rischi e benefici e deve essere assunto al dosaggio indicato e per il minimo tempo indispensabile. La gestione appropriata della terapia antibiotica (antimicrobial stewardship) consente non solo di ridurre i rischi per mamma e bambino ma anche di evitare un uso inadeguato degli antibiotici in infezioni che non sono di origine batterica.

Bibliografia

Duong Q, Curtis N, et al. The association between prenatal antibiotic exposure and adverse long-term health outcomes in children: a systematic review and meta-analysis. J Infection 2025; https://www.journalofinfection.com/article/S0163-4453(24)00312-8/fulltext Conflitti di interesse: