I farmaci agonisti del recettore GLP-1, le incretine, riducono i livelli di emoglobina glicata (HbA1c) nei bambini e negli adolescenti con diabete di tipo 2, ma i benefici sembrano attenuarsi nel tempo.
Uno studio osservazionale condotto nella pratica clinica statunitense ha valutato l’efficacia delle incretine in 321 pazienti pediatrici con obesità e diabete di tipo 2 (età media 14,5 anni), già in trattamento. Dopo 12 mesi si è osservata una riduzione media dell’HbA1c dell’1,04%±2,3% (p<0,001). Tuttavia, a 24 mesi i livelli di HbA1c tendevano a ritornare verso i valori iniziali, senza una differenza statisticamente significativa rispetto ai valori di partenza (8,3%±2,5% all’inizio rispetto a 7,9%±2,5% a due anni, p=0,24).
Non si esclude tuttavia che alla perdita di efficacia nel tempo abbiano influito alcuni limiti tra i quali la possibile scarsa aderenza dei partecipanti alla terapia.
Effetto sul peso corporeo degli agonisti del recettore GLP-1
Un esito secondario valutato, viste le indicazioni delle incretine per l’obesità grave nei ragazzi sopra i 12 anni, è stata la riduzione dell’indice di massa corporea. Lo studio, però, non ha riportato un beneficio significativo in termini di riduzione del peso corporeo. Secondo gli autori questo dato è coerente con quanto è emerso da altri studi che hanno preso in esame questi farmaci nei giovani con diabete (N Engl J Med 2019;381:637-46; N Engl J Med 2022;387:433-43).
Per quanto riguarda l’uso degli agonisti GLP-1 per il trattamento dell’obesità si rimanda anche alla news Obesità nei bambini: serve un farmaco?