I disturbi della vista influiscono sull’assunzione dei farmaci

25 Nov 2025

FOCUS: Cronicità e polifarmacoterapia

L’assunzione di molti farmaci può essere complessa e richiede attenzione, soprattutto negli anziani. Ma immaginate quanto lo sia per chi ha un deficit della vista (la cosiddetta ipovisione): in questi casi la gestione della terapia quotidiana può trasformarsi in una vera sfida.
Uno studio ha indagato proprio questa situazione, cercando di comprendere quali ostacoli incontrino le persone con disabilità visiva nell’assumere farmaci in autonomia.
Per farlo, sono stati raccolti i dati di oltre trecento adulti ipovedenti reclutati presso l’Unione dei non vedenti e ipovedenti della Serbia. I partecipanti, coinvolti durante le visite di controllo tra ottobre 2022 e giugno 2023, hanno compilato un questionario mirato a valutare la loro esperienza nella gestione dei medicinali.

Le limitazioni visive aumentano il rischio di errori terapeutici

I risultati sottolineano quanto l’autonomia terapeutica possa essere messa a dura prova dalle limitazioni visive. Oltre la metà degli intervistati (56%) ha riferito difficoltà significative nel distinguere diversi tipi di compresse o capsule e quasi la metà (47%) nel differenziare le confezioni dei farmaci. Queste difficoltà si traducono in errori concreti:

  • il 5% ha ammesso di avere preso talvolta il farmaco sbagliato
  • il 4% di avere sbagliato la dose prevista
  • l’11% di aver preso il medicinale nel momento sbagliato.

Tra tutte le forme farmaceutiche, le più problematiche sono quelle liquide, che richiedono una misurazione precisa e un controllo visivo accurato.
Le difficoltà poi aumentano con l’età, la presenza di malattie croniche, la polifarmacoterapia, un livello di istruzione più basso e, come ovvio, nei casi di cecità.

Un forte bisogno di supporto nella gestione quotidiana

A rendere il quadro ancora più critico è il bisogno di supporto quotidiano dichiarato da molti partecipanti allo studio:

  • il 60% necessita di aiuto per riconoscere i farmaci
  • il 62% per individuare il dosaggio corretto
  • il 74% per leggere o verificare la data di scadenza, spesso in caratteri poco visibili.

In pratica

Per molte persone ipovedenti assumere correttamente i farmaci è un compito tutt’altro che semplice. Le difficoltà nel riconoscere capsule, compresse, confezioni, dosaggi e scadenze si traducono in errori potenzialmente pericolosi e in una forte dipendenza dall’aiuto di familiari o caregiver.
I risultati dello studio sottolineano l’urgenza di soluzioni più accessibili per migliorare l’autonomia e la qualità di vita delle persone ipovedenti, come confezioni progettate per chi ha una ridotta capacità visiva, strumenti di supporto come marcatori tattili o app vocali e maggiore attenzione alla sicurezza nella somministrazione dei farmaci.

Bibliografia

Svitlica B, Radovanović A, et al. Experiences of visually impaired individuals in self-administering prescription medications: a cross-sectional study. J Adv Nurs 2025; https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jan.70223 Conflitti di interesse:
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