Che l’antibiotico resistenza sia un problema diffuso, che riguarda non solo l’uomo e gli animali ma anche l’ambiente, è dimostrato dai dati di una revisione della letteratura scientifica compiuta da ricercatrici italiane da cui emerge che nelle acque dei poli (Artide e Antartide) sono presenti sia molti geni di resistenza batterica sia batteri resistenti agli antibiotici.
I poli incontaminati?
Le regioni dei poli, visto il loro isolamento geografico, sono considerate tra le poche aree ancora incontaminate o poco contaminate della Terra. In realtà molte ricerche hanno confermato la presenza di inquinanti nelle acque di Artide e Antartide, come metalli pesanti, microplastiche, farmaci e altri composti.
A fronte di ciò si tratta comunque di sistemi che sono stati a lungo tempo isolati e che consentono quindi di fare indagini di confronto tra come erano un tempo e come sono oggi.
L’attenzione di un gruppo di ricercatrici dell’Università dell’Insubria si è appuntata sui batteri resistenti agli antibiotici presenti nelle acque dei poli e sui geni di resistenza che possono essere trasmessi da un batterio a un altro passando per esempio da batteri innocui per l’uomo a batteri che possono invece causare malattie anche gravi.
I risultati della ricerca
Sono stati identificati in letteratura scientifica 39 studi che avevano indagato sulla presenza di batteri resistenti agli antibiotici e di geni di resistenza in campioni di acque polari raccolte tra il 2010 e il 2025.
È così emerso che in effetti le acque di Artide e Antartide contengono diversi batteri resistenti e molti antibiotici, in particolare, per ordine di frequenza, tetracicline, betalattamici (la classe di antibiotici il cui capostipite è la penicillina), sulfonamidi, fluorochinoloni, aminoglicosidi, macrolidi e altri ancora.
Per quanto riguarda la resistenza agli antibiotici è interessante notare come i poli possano fornire conoscenze importanti al di là dell’influenza delle attività umane sulla diffusone dei ceppi resistenti. Se è vero infatti che il consumo di antibiotici si associa al diffondersi delle resistenze, è altrettanto vero che in campioni d’acqua dei poli presi e conservati prima dell’era antibiotica erano già presenti ceppi batterici resistenti, essendo l’antimicrobico resistenza un meccanismo di difesa dei batteri già presente in natura.



