La somministrazione di antibiotici durante i nove mesi di gestazione e al momento del parto potrebbe associarsi a un aumento del rischio di malattie allergiche e di altre condizioni nel bambino.
Considerato che gli antibiotici sono i farmaci più usati dalle madri in gravidanza, tanto che il 25% dei feti sarebbe esposto nell’arco dei nove mesi e il 40% dei nascituri durante il parto, in una revisione sistematica con metanalisi ci si è posti l’obiettivo di valutare se ci sia una correlazione tra l’uso di antibiotici da parte della madre e la comparsa di malattie allergiche o di altro tipo nel bambino.
Sono stati identificati 158 studi sull’argomento per un totale di 21.943.763 bambini. Per definire una possibile associazione tra la somministrazione di antibiotici e un evento avverso di salute nel bambino doveva emergere un dato significativo in almeno due studi. Secondo tale criterio è emersa un’associazione significativa tra antibiotici presi dalla madre e le seguenti condizioni nel bambino: dermatite atopica (odds ratio 1,27, limiti di confidenza al 95% da 1,06 a 1,52, p=0,01), allergie al cibo (odds ratio 1,25, limiti di confidenza al 95% da 1,09 a 1,44, p<0,01), rinocongiuntivite allergica (odds ratio 1,16, limiti di confidenza al 95% da 1,15 a 1,17, p<0,01), sibili (odds ratio 1,39, limiti di confidenza al 95% da 1,14 a 1,69, p<0,01), asma (odds ratio 1,36, limiti di confidenza al 95% da 1,24 a 1,50, p<0,01), obesità (odds ratio 1,36, limiti di confidenza al 95% da 1,12 a 1,64, p<0,01), paralisi cerebrale (odds ratio 1,25, limiti di confidenza al 95% da 1,10 a 1,43, p<0,01), epilessia o convulsioni febbrili (odds ratio 1,16, limiti di confidenza al 95% da 1,08 a 1,24, p<0,01) e tumori (odds ratio 1,13, limiti di confidenza al 95% da 1,01 a 1,26, p=0,04).
Come riconosciuto dagli autori stessi del lavoro questi dati non implicano necessariamente un rapporto di causalità perché potrebbero esserci numerosi fattori di confondimento per spiegare tali associazioni, scagionando così gli antibiotici. Resta comunque chiara una propensione verso le malattie allergiche.
Antibiotici in gravidanza ed esiti di salute nel bambino
FOCUS: Antibiotico resistenza
In pratica
Anche se l’associazione tra uso materno di antibiotici ed esiti di salute a lungo termine nel bambino è tutta da dimostrare, il principio di ridurre per quanto possibile il ricorso agli antibiotici in gravidanza rimane valido per guidare le scelte del medico. Gli antibiotici, secondo una corretta antimicrobial sterwardship, vanno sempre prescritti solo in caso di necessità per un’infezione batterica, al dosaggio indicato e per il tempo minimo indicato dalle più recenti linee guida onde ridurre i rischi legati all’esposizione (in questo caso non solo della madre) e per contenere la diffusione di batteri resistenti agli antibiotici.
Bibliografia
Duong Q, Curtis N, et al. The association between prenatal antibiotic exposure and adverse long-term health outcomes in children: a systematic review and meta-analysis. J Infection 2025; https://www.journalofinfection.com/article/S0163-4453(24)00312-8/fulltext Conflitti di interesse: 

