Tra i tanti fattori che possono influenzare la comparsa di una dislipidemia, l’elevata concentrazione di lipidi nel sangue, ci sarebbero anche alcuni farmaci usati per tutt’altri motivi.
L’aumento dei lipidi nel sangue già in età pediatrica si riflette in un maggior rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare in età adulta e va quindi corretto per tempo.
Perché aumentano i lipidi nel sangue dei bambini
Le cause principali dell’accumulo dei lipidi nel sangue dei bambini sono legate a stili di vita non salutari, tra cui:
- un’alimentazione ricca di grassi, zuccheri e alimenti industriali ultraprocessati
- la scarsa attività fisica.
In alcuni casi alla base ci sono invece disturbi genetici e non si può neppure trascurare il ruolo svolto dai farmaci prescritti per altre malattie. Alcuni farmaci infatti possono alterare il metabolismo lipidico e contribuire all’aumento del colesterolo e dei grassi in genere.
Si stima che circa il 40% dei bambini di età inferiore ai 17 anni ricevano almeno una prescrizione farmacologica per motivi di salute nel corso di un anno. Tra i farmaci che possono contribuire allo sviluppo della dislipidemia sono stati segnalati:
- i corticosteroidi, prescritti nel bambino per asma, allergie o malattie autoimmuni
- i retinoidi, usati per trattare le forme gravi di una malattia frequente nell’adolescenza come l’acne
- i contraccettivi orali prescritti in età adolescenziale
- i betabloccanti e altri farmaci per disturbi cardiaci
- gli antiretrovirali, farmaci usati per la gestione dell’infezione da HIV, che può essere trasmessa dalla madre al feto e al neonato
- i chemioterapici, impiegati per la cura dei tumori
- i farmaci per i disturbi comportamentali, come la sindrome del bambino iperattivo, e neurologici, come alcuni antipsicotici o antidepressivi.