Che cosa ne sanno gli adolescenti degli antibiotici?

5 Set 2025

FOCUS: Antibiotico resistenza

I giovani italiani non hanno sempre le idee chiare sul ricorso agli antibiotici e sull’importanza di usarli in maniera appropriata.
Un gruppo di ricercatrici campane ha condotto un’indagine nelle scuole superiori della Regione per capire quanto gli adolescenti sappiano riguardo agli antibiotici, alla loro funzione e all’importanza dell’antibiotico resistenza.

Una ricerca per giovani

Tra febbraio e aprile del 2024, dopo avere ottenuto il consenso dei genitori e la collaborazione degli istituti scolastici, è stato somministrato a quasi 400 studenti e studentesse tra i 14 e i 19 anni d’età un questionario per indagare le loro conoscenze nel campo degli antibiotici. Il questionario era suddiviso in cinque aree:

  1. l’area socio-demografica e di salute, per definire il profilo di chi rispondeva
  2. l’area conoscitiva, per valutare le conoscenze sugli antibiotici
  3. l’area comportamentale, per conoscere le abitudini rispetto all’uso degli antibiotici
  4. l’area attitudinale, per sondare le ragioni personali che portano all’uso degli antibiotici
  5. l’area scolastica, per indagare le informazioni su antibiotici e antibiotico resistenza a scuola.

Che cosa hanno risposto studentesse e studenti

  • Quasi tutti i partecipanti (85,4%) hanno dichiarato di sapere che cosa sono gli antibiotici, ma solo la metà (50,8%) era a conoscenza dell’antibiotico resistenza. Così il 90% era consapevole che gli antibiotici sono farmaci efficaci contro le infezioni batteriche e che possono causare allergia. Se però poi si scendeva nel dettaglio solo il 65% indicava correttamente l’amoxicillina come un antibiotico e poco più della metà riteneva che lo fosse anche il paracetamolo, che come noto non ha alcuna azione antibiotica, ma viene usato per abbassare la temperatura quando si ha una febbre alta o per ridurre il dolore.
  • Quasi tutti i rispondenti (93,5%) dicevano di aver usato un antibiotico nella loro vita, soprattutto per disturbi gastrointestinali, mal di gola e febbre, ma in un terzo dei casi (37,4%) l’avevano preso senza prescrizione medica o perché credevano si trattasse di una malattia di poco conto (27,6%) o perché si trovavano in vacanza (24,1%).
  • Proprio riguardo all’uso corretto degli antibiotici le risposte al questionario hanno consentito di avere un quadro chiaro: due terzi (68,2%) erano consapevoli del fatto che non si può sospendere un antibiotico appena sono migliorati i sintomi, ma la metà (48%) sosteneva, erroneamente, che è possibile usare un antibiotico avanzato in casa, prescritto dal medico per una precedente infezione. E soprattutto oltre la metà pensava che gli antibiotici siano efficaci anche contro le infezioni virali.
  • Riguardo all’antibiotico resistenza, soltanto la metà (51,5%) sapeva che le misure di prevenzione e controllo delle infezioni riducono lo sviluppo di batteri resistenti, e solo uno su cinque (22,1%) che l’antibiotico resistenza è un meccanismo evolutivo messo in atto dai batteri per resistere all’azione degli antibiotici. Infine solo un terzo (32,3%) era preoccupato essendo a conoscenza del fatto che l’antibiotico resistenza è un importante problema di salute pubblica.
  • Infine, è emerso che gli adolescenti avevano appreso le informazioni riguardo agli antibiotici in famiglia (52,6%), mentre quelle sull’antibiotico resistenza le avevano avute soprattutto a scuola (40,2%).

In pratica

Le conoscenze tra gli adolescenti sugli antibiotici, sul loro uso appropriato e sull’importanza di contenere il fenomeno dell’antibiotico resistenza sono ancora farraginose. Si alternano conoscenze certe (“gli antibiotici sono efficaci nelle infezioni batteriche”) ad altre false (“gli antibiotici sono efficaci nelle infezioni virali), comportamenti appropriati (“prendo l’antibiotico solo su consiglio del medico”) ad altri non corretti (“si possono usare antibiotici rimasti in casa per precedenti terapie”).
La conoscenza sull’antibiotico resistenza è parziale e viene acquisita soprattutto in ambito scolastico, è quindi a questo livello che programmi di educazione mirata potranno portare a una maggiore consapevolezza e a un utilizzo adeguato e ottimale di questi preziosi farmaci, riducendo i comportamenti che aumentano la diffusione dell’antibiotico resistenza.

Bibliografia

Angelillo S, Paduano G, et al. Exploring knowledge, attitudes, and behaviors toward antibiotics use among adolescents in Southern Italy. Microorganisms 2025; https://www.mdpi.com/2076-2607/13/2/290 Conflitti di interesse:
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