Continuare o no la terapia antipsicotica dopo le dimissioni negli anziani?

12 Set 2025

FOCUS: Cronicità e polifarmacoterapia

Sospendere la terapia antipsicotica iniziata in ospedale per controllare un delirium, frequente nel paziente anziano che si trova disorientato nella nuova realtà, sembra ridurre il rischio di riospedalizzazione e morte negli anziani.
A suggerirlo è uno studio di coorte statunitense che ha analizzato i dati di 27.424 ultrasessantacinquenni senza disturbi psichiatrici pregressi né uso precedente di antipsicotici. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una prescrizione di antipsicotici per la gestione del delirium correlato al ricovero e di questi metà ha continuato la terapia dopo le dimissioni, mentre l’altra metà l’ha sospesa. L’obiettivo dello studio era capire se interrompere il trattamento potesse portare a esiti clinici più favorevoli rispetto alla prosecuzione.

Sospendere gli antipsicotici sembra la scelta più appropriata

A un follow up mediano di 180 giorni, chi ha interrotto la terapia dopo la dimissione aveva un rischio ridotto di andare incontro a eventi avversi rispetto a chi l’aveva continuata. In particolare, la sospensione dell’antipsicotico si associava a:

  • un rischio minore di riospedalizzazione (hazard ratio 0,89, limiti di confidenza al 95% da 0,85 a 0,94)
  • una riduzione di nuovi episodi di delirium (hazard ratio 0,87, limiti di confidenza al 95% da 0,79 a 0,96)
  • meno accessi in Ponto soccorso o nuovi ricoveri (hazard ratio 0,77, limiti di confidenza al 95% da 0,67 a 0,90)
  • un rischio ridotto di infezioni urinarie (hazard ratio 0,79, limiti di confidenza al 95% da 0,66 a 0,94)
  • una mortalità per tutte le cause più bassa (hazard ratio 0,77, limiti di confidenza al 95% da 0,69 a 0,86).

Non sono state osservate differenze significative per altri eventi come casi di polmonite o ictus.

In pratica

Negli anziani senza patologie psichiatriche note che hanno ricevuto antipsicotici durante il ricovero per controllare uno stato di delirium, l’uso di questi farmaci dovrebbe essere limitato al periodo strettamente necessario della fase acuta e sospeso dopo la dimissione. È quindi fondamentale una rivalutazione precoce della terapia sia al momento della dimissione sia nel passaggio di cura verso il medico di base e un attento monitoraggio, che dovrà valutare, caso per caso, la necessità di proseguire o meno il trattamento e il momento in cui sospenderlo.

Bibliografia

Yang C, Wilkins J, et al. Health outcomes of discontinuing antipsychotics after hospitalization in older adults. JAMA Psychiatry 2025; https://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/article-abstract/2833557 Conflitti di interesse:
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