Le persone affette da demenza in polifarmacoterapia corrono un rischio significativamente maggiore di assumere farmaci potenzialmente inappropriati, di sviluppare reazioni avverse, di essere ricoverate in ospedale e di esiti fatali rispetto a chi segue regimi terapeutici con meno farmaci.
Lo suggerisce una revisione sistematica con metanalisi di 19 studi. L’obiettivo era comprendere gli effetti della polifarmacoterapia su questa popolazione particolarmente vulnerabile, in cui il declino cognitivo rende difficile la gestione autonoma delle cure e aumenta il rischio di errori terapeutici e complicanze.
Dai risultati è emerso che le persone con demenza in polifarmacoterapia hanno una probabilità significativamente maggiore di ricevere farmaci potenzialmente inappropriati (odds ratio 2,93, limi di confidenza al 95% da 2,24 a 3,82) rispetto a chi assume meno farmaci. Anche il rischio di reazioni avverse ai farmaci (odds ratio 2,77, limiti di confidenza al 95% da 1,11 a 6,91) e di ospedalizzazione (odds ratio 2,56, limiti di confidenza al 95% da 1,83 a 3,59) è significativamente maggiore.
I tanti farmaci aumentano i rischi per la salute nel caso di demenza
FOCUS: Cronicità e polifarmacoterapia
In pratica
La polifarmacoterapia, spesso inevitabile per la gestione di più patologie concomitanti nel paziente con demenza, può trasformarsi in un’arma a doppio taglio se non viene monitorata con attenzione specie quando il declino cognitivo rende già di per sé difficile la gestione dei trattamenti. È importante che il medico riveda periodicamente le terapie prescritte a questi pazienti, valutando attentamente i benefici di ogni farmaco rispetto ai potenziali rischi e procedendo nel caso a una deprescrizione ove opportuno.
Bibliografia
Talukdar I, Thant P, et al. Consequences of polypharmacy among the people living with dementia: a systematic review and meta-analysis. Aging Ment Health 2024; https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/13607863.2024.2436501?rfr_dat=cr_pub++0pubmed&url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori%3Arid%3Acrossref.org Conflitti di interesse: 

