La profilassi antibiotica nelle 24 ore o meno prima del parto nelle donne gravide positive per lo streptococco beta emolitico di gruppo B protegge il bambino dalle infezioni streptococchiche gravi ma secondo quanto emerge da uno studio finlandese, può aumentare il rischio di infezioni da altri batteri nei primi due anni di vita.
Lo studio, condotto su una coorte di 45.575 bambini nati da parto vaginale tra il 2007 e il 2018, ha confrontato 9.733 bambini esposti agli antibiotici durante il parto con 35.842 non esposti. I risultati indicano un aumento del rischio di infezioni (rapporto dei tassi di incidenza: 1,30, limiti di confidenza al 95% da 1,10 a 1,54) nel primo mese di vita, aumento che si conferma fino ai due anni d’età (rapporto dei tassi di incidenza 1,10, limiti di confidenza al 95% da 1,02 a 1,18). In particolare è stato osservato un aumento del rischio di infezioni delle vie urinarie, per fortuna non gravi ma dovute a germi spesso resistenti alla penicillina.
Secondo gli autori dello studio, la causa risiede nelle alterazioni del microbioma intestinale del neonato indotte dagli antibiotici somministrati alla madre poco prima del parto, queste modifiche potrebbero rendere i bambini più vulnerabili ad alcuni agenti patogeni. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi di conferma per valutare eventuali fattori di confondimento.
Il microbioma del neonato influenzato dagli antibiotici della mamma
FOCUS: Pediatria
In pratica
La profilassi antibiotica nelle donne che risultano positive allo streptococco beta emolitico di gruppo B previene le infezioni gravi nel neonato dovute a questo batterio, tuttavia potrebbe aumentare il rischio di altre forme infettive. A oggi comunque non ci sono motivi per non raccomandare la terapia antibiotica preventiva, considerata la possibile gravità delle infezioni da streptococco emolitico di gruppo B nel neonato.
Bibliografia
Hakkola M, Ainonen S, et al. Intrapartum antibiotic exposure and infectious diseases in childhood – a population-based cohort study. Lancet 2024; https://www.thelancet.com/pdfs/journals/ebiom/PIIS2352-3964(24)00462-6.pdf Conflitti di interesse: 

