Le microplastiche disperse nell’ambiente possono favorire la comparsa e la diffusione di ceppi batterici resistenti agli antibiotici. In una visione globale della salute, in cui si intrecciano la salute umana, quella animale e quella ambientale (approccio One Health, una salute), l’ambiente gioca un ruolo rilevante.
Una sperimentazione condotta negli Stati Uniti ha focalizzato l’attenzione su uno dei problemi più sentiti di inquinamento ambientale, quello da microplastiche, per valutare se la loro presenza possa in qualche modo influenzare la diffusione dell’antibiotico resistenza che tanto allarma l’OMS.
Che cosa sono le microplastiche
Si calcola che l’uso della plastica nel mondo sia aumentato di venti volte dalla metà degli anni sessanta a oggi e che ciò abbia prodotto una quantità enorme di rifiuti plastici nell’ambiente che potrebbe arrivare a oltre 150 megatonnellate all’anno entro il 2060.
Le microplastiche che hanno inquinato tutti gli ambienti, dagli oceani alle cime dell’Himalaya, sono particelle sintetiche insolubili o matrici di polimeri di varia forma e dimensione dal micron al millimetro. Le fonti di microplastiche sono soprattutto il polietilene, il polipropilene e il polistirene.
Il ruolo delle microplastiche nella resistenza dei batteri
Vista l’ampia diffusione delle microplastiche e l’altrettanta ampia diffusione nell’ambiente dei batteri ci si è chiesti se la presenza delle prime possa in qualche modo favorire l’attività dei secondi. Gli esperimenti condotti in laboratorio oltreoceano dimostrano che in effetti i batteri in qualche modo “gradiscono” il loro supporto per moltiplicarsi. Per esempio l’Escherichia coli, responsabile di varie infezioni soprattutto intestinali nell’uomo e protagonista delle ricerche statunitensi, grazie alla sua capacità di produrre una sorta di biofilm adesivo si attacca a queste microplastiche e si moltiplica grazie a questa adesione. E questi batteri aderenti in molti casi sono resistenti ai comuni antibiotici e possono a loro volta trasferire i geni di resistenza ad altri batteri.



