L’importanza del sapore dei farmaci

26 Mar 2025

FOCUS: Pediatria

Far prendere un farmaco ai bambini, se il sapore è sgradevole, può essere una vera e propria impresa. Lo sanno bene i genitori, ma ciò che spesso si sottovaluta è quanto la palatabilità, ovvero il gusto del medicinale, incida sull’aderenza alla terapia e persino sulle scelte prescrittive dei medici o i consigli dei farmacisti.
Un’indagine irlandese condotta su 244 medici e farmacisti, ha gettato un po’ di luce su questo aspetto spesso poco considerato, concentrando l’attenzione sulla somministrazione degli antibiotici in formulazione liquida: quasi l’80% dei medici ha dichiarato che il motivo più frequente per non seguire le raccomandazioni delle linee guida nella scelta dell’antibiotico destinato ai bambini è proprio il tentativo di privilegiare formulazioni più “buone” come gusto per favorire l’aderenza alla terapia. Analogamente, oltre la metà dei farmacisti (52%) ha dichiarato di consigliare ai genitori che avevano difficoltà a far assumere l’antibiotico in formulazione liquida di modificare la modalità di somministrazione – per esempio diluendolo o mescolandolo con gli alimenti – per migliorarne l’accettabilità.
Gli antibiotici meno tollerati dai bambini, secondo quanto riportato da medici e farmacisti irlandesi, sono la flucloxacillina e la claritromicina: il primo per il cattivo odore, il secondo per la consistenza. Al contrario, amoxicillina e cefaclor risultano tra i più apprezzati. Tuttavia il cefaclor – sebbene gradito – è un antibiotico ad ampio spettro, che secondo le linee guida non dovrebbe essere prescritto come prima scelta. Il rischio è di favorire un uso non ottimale degli antibiotici pur di assicurarsi l’aderenza alla terapia, con possibili ricadute sul piano della resistenza antimicrobica.

In pratica

Sarebbe importante sviluppare formulazioni pediatriche di antibiotici dal sapore più gradevole, per garantire un equilibrio tra efficacia terapeutica, raccomandazioni delle linee guida e accettabilità da parte dei bambini. Il rispetto delle indicazioni date dal medico (modalità di somministrazione, dosaggi e durata) è fondamentale. Qualora si abbiano difficoltà a far prendere il farmaco al bambino è bene risentire il pediatra che potrà dare consigli al riguardo o indicazioni su un eventuale cambio di terapia.

Bibliografia

Elgammal A, Ryan J, et al. The impact of drug palatability on prescribing and dispensing of antibiotic formulations for paediatric patients: a cross-sectional survey of general practitioners and pharmacists. Family Practice 2024; https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC11636568/pdf/cmad071.pdf Conflitti di interesse: