Grazie ai farmaci che agiscono stimolando l’azione difensiva del sistema immunitario, la sopravvivenza a lungo termine per chi ha un melanoma cutaneo è significativamente aumentata.
Nel caso del melanoma la prevenzione è fondamentale: proteggere la pelle dai raggi solari e individuare tempestivamente eventuali lesioni permette di intervenire quando il tumore è ancora piccolo e più facilmente curabile. Se il melanoma viene individuato quando è in stadio avanzato, il rischio di morte aumenta. Negli ultimi 15 anni però la ricerca ha fatto passi avanti grazie alla scoperta e alla disponibilità di alcuni farmaci che tolgono il freno a mano al sistema immunitario. Sono chiamati “inibitori del checkpoint immunitario” proprio perché bloccando questo “checkpoint” consentono l’attivazione dei linfociti T dell’organismo diretti contro il tumore. Tra i più usati nel melanoma ci sono il nivolumab e l’ipilimumab.
Uno studio ha valutato quanto questi due farmaci, da soli o insieme, siano efficaci nel prolungare la sopravvivenza in caso di melanoma in fase avanzata. Sono state coinvolte nella sperimentazione un migliaio di pazienti e i risultati suggeriscono che la combinazione dei due farmaci potrebbe offrire un vantaggio in termini di sopravvivenza a lungo termine: dopo 10 anni dalla diagnosi era ancora vivo il 43% dei malati che avevano preso i due farmaci insieme rispetto al 37% di quelli trattati con il solo nivolumab e al 19% di quelli trattati con il solo ipilimumab.
Bisogna sottolineare che lo studio è stato sponsorizzato dalla azienda produttrice dei farmaci e che quindi non possono essere esclusi interessi di parte nella valutazione dei risultati. Inoltre lo studio non ha analizzato nel dettaglio gli effetti negativi delle terapie e la qualità della vita delle persone. Poiché questi farmaci possono avere effetti indesiderati anche importanti, è sempre necessario che il medico valuti il rapporto tra rischi e benefici nel singolo paziente.
In pratica
Fino a qualche decennio fa l’unica terapia contro i tumori era la chemioterapia, tuttora fondamentale per molte neoplasie; il nuovo approccio terapeutico volto a stimolare l’azione del sistema immunitario contro il tumore si è ora diffuso, anche se non è applicabile in tutte le forme tumorali. Nel caso del melanoma la disponibilità di questi farmaci ha cambiato drasticamente le prospettive di sopravvivenza.
Bibliografia
Wolchok JD, Chiarion-Sileni V, et al. Final, 10-year outcomes with nivolumab plus ipilimumab in advanced melanoma. N Engl J Med 2024; https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39282897/ Conflitti di interesse: 

