La pillola contraccettiva è sicura per il fegato: la possibile relazione tra uso dei contraccettivi ormonali per bocca e lo sviluppo del tumore del fegato ipotizzata in passato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro su studi osservazionali di piccole dimensioni (vedi le segnalazioni del 1999 e del 2012) sembra essere smentita da un ampio studio anglosassone.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre un milione e mezzo di donne prese da due grandi coorti britanniche – il Million Women Study (MWS) e la UK Biobank – senza rilevare alcuna associazione tra uso dei contraccettivi ormonali e cancro del fegato, sia per l’epatocarcinoma sia per il colangiocarcinoma intraepatico (hazard ratio 1,05 nella prima coorte e hazard ratio 1,08 nella seconda coorte). Anche quando l’assunzione era superiore a dieci anni si è osservato solo un lieve aumento del rischio, non statisticamente significativo.
Successivamente i ricercatori hanno condotto una revisione sistematica con metanalisi di 23 studi osservazionali per un totale di 5.422 donne con tumore del fegato. Anche in questo caso non è stata osservata alcune relazione tra l’uso dei contraccettivi ormonali e lo sviluppo del tumore epatico (rischio relativo 1,04, p=0,0080). Nella metanalisi è stato analizzato il rischio in funzione della durata di assunzione dei contraccettivi ed è emerso un lieve incremento del rischio dopo 5 anni di assunzione (rischio relativo 1,06, p<0,0001).