Quando si assumono più farmaci aumenta il rischio di insufficienza renale acuta

15 Ott 2025

FOCUS: Cronicità e polifarmacoterapia

È sempre più frequente, specie nelle persone anziane che convivono con diverse malattie croniche, l’assunzione quotidiana di molti farmaci.
Questa situazione, nota come polifarmacoterapia, si verifica quando si prendono cinque o più medicinali al giorno. Sebbene in molti casi questi farmaci siano tutti necessari, questa condizione non è priva di rischi, tra cui interazioni farmacologiche potenzialmente pericolose ed eventi avversi. Tra le conseguenze più gravi c’è l’insufficienza renale acuta, una condizione caratterizzata da un rapido e improvviso declino della funzionalità renale che richiede il ricovero in ospedale e può aumentare il rischio di morte.

Polifarmacoterapia e insufficienza renale acuta: che cosa dicono gli studi

Per comprendere meglio il legame tra polifarmacoterapia e insufficienza renale acuta, è stata condotta una revisione sistematica della letteratura scientifica che ha analizzato i risultati dei principali studi disponibili sull’argomento.
Nel complesso, sono stati identificati 10 studi che hanno coinvolto oltre 300.000 adulti che facevano uso di almeno cinque farmaci al giorno. Dai dati è emerso che il 18% delle persone in trattamento con più farmaci ha avuto un episodio di insufficienza renale acuta. Il rischio di sviluppare questa temibile condizione tendeva ad aumentare in relazione a:

  • il numero di farmaci assunti
  • l’uso combinato di più farmaci cardiovascolari
  • l’assunzione di farmaci potenzialmente tossici per il rene
  • la presenza di un’insufficienza renale cronica
  • la fragilità fisica
  • il ricovero in terapia intensiva.

In pratica

L’assunzione di più farmaci, pur essendo spesso inevitabile, è un importante fattore di rischio per un’insufficienza renale acuta. Per ridurre questo rischio è importante che il medico rivaluti periodicamente la terapia, riducendo eventualmente le dosi dei farmaci o sospendendoli (deprescrizione) qualora non siano più appropriati o indicati in base al cambiamento delle condizioni cliniche.
Non si deve modificare da soli la terapia che è stata prescritta, ma è bene invece rivolgersi sempre al medico per segnalare eventuali cambiamenti o novità dei sintomi.
Sarà il medico a valutare la necessità di controlli periodici della funzione renale e ad adeguare la terapia in base alle condizioni cliniche.

Bibliografia

Yang F, Zhu L, et al. Incidence and risk factors of acute kidney injury in patients with polypharmacy: a systematic review and meta-analysis. Int J Clin Pharm 2025; https://link.springer.com/article/10.1007/s11096-025-01988-y Conflitti di interesse:
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