Quando la malattia è in fase avanzata occorre tenere presenti le possibili conseguenze negative dei molti farmaci prescritti, rivedendo la terapia e privilegiando la qualità di vita
Troppi farmaci per le donne con un tumore al seno e metastasi?


Quando la malattia è in fase avanzata occorre tenere presenti le possibili conseguenze negative dei molti farmaci prescritti, rivedendo la terapia e privilegiando la qualità di vita
Nel nostro Paese manca un approccio comune alla gestione della polifarmacoterapia inappropriata, affidata a interventi locali e non coordinati
Si può sospendere la terapia ormonale per un tumore della mammella nelle giovani donne in cerca di una gravidanza, ma è fondamentale poi riprenderla dopo il parto
Secondo quanto emerge da uno studio osservazionale condotto in California, nella pratica clinica quotidiana solo il 48% delle donne con tumore della mammella positivo per i recettori degli estrogeni riprende la terapia endocrina entro 10 anni da una gravidanza e solo il 34% entro 2 anni, con un rischio di recidiva o di decesso del 19%, doppio rispetto a quello osservato in donne che concludono invece i cinque anni di trattamento previsti. Questi dati si discostano sensibilmente da quanto emerso nello studio controllato POSITIVE, che aveva registrato un tasso di ripresa della terapia nel 73% delle donne dopo la gravidanza. I ricercatori hanno voluto verificare se i risultati dello studio POSITIVE fossero replicabili nella realtà quotidiana. A tal fine è stato utilizzato il database Oncoshare, che integra dati clinici, demografici e oncologici del sistema sanitario californiano. Sono state analizzate donne con diagnosi di carcinoma della mammella in stadio da zero a III, che dopo la...
L’aspirina non sembra avere lo sperato effetto protettivo nei confronti del tumore della mammella.
L’aspirina non sembra avere lo sperato effetto protettivo nei confronti del tumore della mammella.
Quando vengono prescritti al bambino più farmaci insieme occorre seguire scrupolosamente le indicazioni del medico per ridurre le interazioni e gli effetti negativi.
La somministrazione di una terapia con due o più farmaci può causare anche nel bambino interazioni o esiti di salute negativi.
La sospensione mirata dei farmaci antipertensivi non essenziali o non appropriati può proteggere la funzione cognitiva e ridurre i rischi associati alla polifarmacoterapia.
Ridurre i farmaci per la pressione non strettamente necessari negli anziani può rallentare il declino cognitivo e diminuire i rischi da polifarmacoterapia.