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La polifarmacoterapia nel bambino

3 Gen 2025

FOCUS: Pediatria

I dati sugli effetti della polifarmacoterapia nei bambini sono ancora limitati ma gli studi disponibili stanno mettendo in luce un aumento del rischio di interazioni e in generale di esiti di salute negativi nei bambini che assumono due o più farmaci.
Un ampio studio trasversale pubblicato su Pediatrics ha preso in esame oltre 780.000 bambini, da zero a 18 anni, visti in ambulatorio e in terapia con almeno due farmaci. Il 21,4% dei pazienti ha sviluppato almeno un’interazione. I farmaci più frequentemente implicati erano la clonidina, i farmaci psichiatrici e le terapie per l’asma. Tra gli effetti riscontrati più frequentemente ci sono stati l’aumento della concentrazione ematica del farmaco (14,6%), la depressione del sistema nervoso centrale (13,6%) e il prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma (9,9%).
Un piccolo studio trasversale condotto in un ospedale etiope ha raggiunto conclusioni simili, sebbene in un contesto differente. Su 369 bambini ricoverati, con un’età media di 4 anni circa, ciascuno dei quali assumeva in media 4,2 farmaci, oltre il 60% aveva almeno un problema legato alla polifarmacoterapia. Sono stati identificati diversi problemi associati alla terapia, tra questi la necessità di ricorrere a farmaci aggiuntivi è risultata la problematica più comune, seguita dalla somministrazione di dosi insufficienti.
A differenza dello studio pubblicato su Pediatrics, che si è concentrato sulle interazioni farmacologiche, lo studio etiope ha analizzato una più ampia gamma di problemi terapeutici. Tuttavia, va sottolineato che quest’ultimo è stato condotto in un singolo centro e in un contesto sociosanitario molto diverso da quello italiano, caratterizzato da una popolazione multietnica, pertanto i risultati potrebbero non sono generalizzabili alla nostra realtà.

In pratica

La gestione della terapia nel paziente pediatrico è complessa, bisogna evitare di considerare il bambino un piccolo adulto, il suo organismo non è pienamente sviluppato e le attività metaboliche del fegato ed emuntorie del rene non sono pari a quelle dell’adulto. Ciò influenza significativamente la farmacocinetica dei vari farmaci. Inoltre le prescrizioni pediatriche si basano spesso su dati limitati con un aumento del rischio di andare incontro a problemi terapeutici. Occorre quindi cautela nella prescrizione di più farmaci contemporaneamente valutandone la reale necessità, analizzando sempre il rapporto rischi/benefici e avendo cura di fornire le istruzioni adeguate ai genitori così da migliorare l’aderenza alla terapia e ridurre il rischio di errori e mancate o eccessive somministrazioni.

Bibliografia

Kyler KE, Hall M, et al. Major drug-drug interaction exposure among medicaid-insured children in the outpatient setting. Pediatrics 2024; https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38174350/ Conflitti di interesse:
Takele B, Koyra HC, et al. Tripled likelihood: polypharmacy increases the occurrence of drug therapy problems in hospitalized pediatric patients. Front Pharmacol 2024; https://www.frontiersin.org/journals/pharmacology/articles/10.3389/fphar.2024.1375728/full Conflitti di interesse: