tumore esofago

Chemio-radioterapia neoadiuvante nel carcinoma dell’esofago

Una buona risposta alla chemio-radioterapia neoadiuvante in caso di carcinoma dell’esofago localmente avanzato può suggerire di posticipare l’intervento chirurgico solo in caso di ripresa della malattia. La prassi per i pazienti non immediatamente operabili è di proporre una chemio-radioterapia neoadiuvante per ridurre le dimensioni del tumore e procedere successivamente all’intervento chirurgico. Dopo tale trattamento una certa quota di pazienti ha una risposta completa, non essendo più rintracciabili cellule tumorali alle biopsie esofagee ed essendo negative sia l’ecografia sia la PET-CT. Da ciò è venuta l’idea di poter evitare l’intervento chirurgico a questi pazienti, proponendolo solo in caso di ricomparsa della malattia. Uno studio multicentrico olandese di non inferiorità di fase 3 ha quindi verificato se la sorveglianza attiva, una volta fatta la chemio-radioterapia neoadiuvante, possa essere una valida alternativa alla chirurgia nei pazienti con risposta clinica completa...

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