Prima di prendere un farmaco in gravidanza è sempre bene sentire il medico, anche per farmaci di uso quotidiano come sono gli antinfiammatori cosiddetti non steroidei. Nell’armadietto dei farmaci, la maggior parte delle persone ha almeno un farmaco antinfiammatorio. In genere si tengono “come scorta” in caso di dolore, per esempio un mal di testa.
Se però si è in dolce attesa bisogna avere qualche cautela in più rispetto a quelle che sempre bisogna avere quando si prende un farmaco.
Prima di assumere un antinfiammatorio bisognerebbe sempre valutare con attenzione la reale necessità, considerando che anche i principi attivi venduti senza bisogno di ricetta medica possono causare effetti collaterali o problemi a lungo termine, soprattutto se chi li assume è un bambino o una donna in gravidanza.
Un ampio studio di popolazione condotto a Taiwan si è concentrato proprio sugli effetti degli antinfiammatori non steroidei nelle donne in gravidanza per valutare se il ricorso a questi farmaci nei nove mesi d’attesa possa aumentare il rischio di problemi renali nel nascituro. In effetti sembra esserci una relazione tra uso degli antinfiammatori in gravidanza e problemi renali. I ricercatori suggeriscono che in tutti i nove mesi ma in particolare nel secondo e nel terzo trimestre bisognerebbe evitare i farmaci antinfiammatori per salvaguardare il rene dei bambini, o comunque limitarlo alle condizioni di reale necessità. Il dato non deve allarmare, dovendo essere confermato da ulteriori ricerche, ma solo indurre a quella cautela indispensabile quando si usano farmaci in gravidanza.