Quando si sospetta una reazione allergica a un farmaco per indagare se veramente c’è un nesso tra farmaco preso e comparsa dell’allergia, il medico può prescrivere dei test cutanei: il prick test oppure, se il risultato è dubbio, il test intradermico. Questi esami consistono nell’applicazione, attraverso un ago sottile, di piccole quantità di allergene (la sostanza sospettata di causare la reazione) sugli strati cutanei superficiali (prick test), oppure negli strati più profondi della pelle (test intradermico).
Sebbene questi test siano generalmente considerati sicuri, in rari casi possono verificarsi delle reazioni allergiche sistemiche, come difficoltà respiratorie, gonfiore, fino a uno shock anafilattico.
Uno studio condotto in Turchia ha esaminato un migliaio di bambini sottoposti a questi test in un centro specializzato dal 2017 al 2020. Si sono verificate in tutto 12 reazioni avverse, solo 4 delle quali erano reazioni allergiche, di cui 3 gravi.
Home / Notizie: News dalla letteratura /Test cutanei per individuare l’allergia
In pratica
Qualora si sospetti una reazione allergica a un farmaco è necessario sospendere immediatamente l’assunzione e contattare il medico. Se si tratta di reazioni gravi, come difficoltà respiratorie, è necessario andare in Pronto soccorso. Sarà poi il medico a fornire indicazioni su quali esami è opportuno o meno effettuare in funzione del caso specifico per stabilire se c’è il nesso con la medicina presa. L’importante è che gli eventuali test cutanei con il farmaco che potrebbe aver causato la reazione siano fatti in centri specializzati in grado di gestire rapidamente situazioni anche gravi, come uno shock anafilattico.
Bibliografia
Karavaizoglu C, Suleyman A, et al. Drug allergy in children: adverse reactions after skin testing. Int Arch Allergy Immunol 2024; https://karger.com/iaa/article-pdf/185/1/56/4158320/000533641.pdf Conflitti di interesse: