Antibiotici in Italia, consumo in aumento

10 Mar 2025

FOCUS: Antibiotico resistenza

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato il rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia” relativo all’anno 2023, che analizza l’andamento dei consumi e della spesa per questi farmaci per uso umano.
I dati mostrano un aumento complessivo del consumo, sia a livello territoriale sia ospedaliero, con un aumento del 5,4% rispetto all’anno precedente. La spesa per antibiotici a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha raggiunto i 985,3 milioni di euro, con una media di 13,9 euro pro capite, segnando un incremento del 5,6% rispetto al 2022.
Uno degli aspetti più critici emersi dal rapporto è l’uso spesso inappropriato. In particolare, si conferma la tendenza a un aumento del consumo di antibiotici durante la stagione invernale, periodo caratterizzato dalla diffusione di virus influenzali e respiratori di altro tipo, per i quali l’uso di antibiotici non è indicato, se non in caso di sovrainfezione batterica.
Questo fenomeno è ulteriormente aggravato dalla scarsa aderenza alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui almeno il 60% degli antibiotici prescritti dovrebbe appartenere alla categoria “Access”, ovvero quelli a minor rischio di sviluppo di resistenze. In Italia, invece, questa percentuale si attesta al 54,4%, ben al di sotto dell’obiettivo europeo del 65% da raggiungere entro il 2030.
Un altro comportamento inappropriato riguarda la tendenza dei medici a prescrivere antibiotici ad ampio spettro, efficaci cioè contro un’ampia varietà di batteri ma con un rischio più elevato di favorire lo sviluppo di resistenza.
Le fasce d’età che fanno maggior uso di antibiotici sono i bambini piccoli, sotto i quattro anni d’età e gli anziani oltre gli 85 anni.
In questo scenario, il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) non ha raggiunto nessuno degli obiettivi previsti, a eccezione della riduzione dei consumi di fluorochinoloni (una particolare classe di antibiotici) in ambito ospedaliero, che ha registrato un calo del 26% rispetto al 2019. Tuttavia, il consumo di altre classi di antibiotici, come i carbapenemi e le cefalosporine di terza generazione, continua ad aumentare.

Bibliografia

AIFA. L’uso degli antibiotici in Italia. Rapporto nazionale anno 2023. https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2766777/Rapporto_Antibiotici_2023.pdf Conflitti di interesse: