Troppi farmaci per le donne con un tumore al seno e metastasi?

18 Apr 2025

FOCUS: Oncologia

Le donne con un tumore del seno metastatico, quindi con una forma di malattia in fase avanzata, ricevono spesso molti farmaci insieme, ciò comporta un aumento del rischio di reazioni avverse e di interazioni, con un peggioramento della qualità di vita. Di questi aspetti occorre tenere conto quando si propongono le terapie alle donne con questa condizione.
Uno studio condotto in Germania su una novantina di donne con il tumore della mammella in fase avanzata e con metastasi in vari organi ha valutato quanti farmaci prendessero queste pazienti e quali conseguenze si possono avere per la salute e la qualità della vita.
Quando la malattia è in fase avanzata, l’obiettivo è allungare la sopravvivenza, somministrando farmaci che possano contrastare le cellule maligne, ma anche controllare i sintomi, mantenendo al contempo una buona qualità di vita. Per questo, oltre ai chemioterapici o ad altri farmaci oncologici, vengono prescritti anche diversi farmaci di supporto. Ma tutti questi farmaci sono sempre necessari e non hanno effetti negativi?
Il 44% dei farmaci usati nelle donne di questo studio erano diretti contro il tumore, il 18% erano terapie di supporto e il 38% erano farmaci per controllare comorbilità, cioè altre malattie compresenti, o supplementi. In quattro donne su cinque il numero di farmaci da assumere quotidianamente era superiore a 5, configurando quindi una situazione di polifarmacoterapia, che aumenta il rischio di conseguenze negative per la salute. In effetti nella rivalutazione fatta a posteriori nel 10% circa dei casi i farmaci erano prescritti in maniera inappropriata, nel 13% dei casi c’erano possibili interazioni negative tra i farmaci assunti e nel 65% dei casi il numero di farmaci da prendere era tale da rendere difficile l’aderenza al trattamento, con la possibilità quindi per la persona di dimenticarsi una pillola o di fare confusione. Ciò a fronte di una qualità di vita non sempre conservata.

In pratica

Quando il medico prescrive una terapia deve tener conto del quadro clinico globale, delle terapie già in corso e delle volontà del malato, ponendosi chiari obiettivi di trattamento. In condizioni gravi, come una malattia tumorale in fase avanzata, la scelta di iniziare nuovi trattamenti o modificare i precedenti deve essere sempre condivisa e deve mirare non solo all’allungamento della sopravvivenza ma anche alla qualità di vita, definendo una terapia che sia la più efficace e sicura e valutando sempre le possibili conseguenze negative di una polifarmacoterapia.

Bibliografia

Brandstetter L, Grau A, et al. Medication patterns and potentially inappropriate medication in patients with metastatic breast cancer: results of the BRE-BY-MED study. 2025; https://bmccancer.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12885-025-13548-8 Conflitti di interesse: