L’integrazione di vitamina D non aiuta a prevenire le infezioni respiratorie acute. A dirlo è uno studio che ha raccolto in una revisione sistematica degli articoli pubblicati nella letteratura scientifica tutte le prove disponibili sul tema arrivando a conclusioni in controtendenza rispetto alle promesse del mercato.
Negli ultimi anni, infatti, si è assistito a una proliferazione di prodotti a base di vitamina D presentati come utili per stimolare il sistema immunitario e potenzialmente in grado di prevenire condizioni come raffreddori e altre malattie delle vie respiratorie. Questa convinzione nasce da studi di laboratorio che suggeriscono un ruolo della vitamina D nel migliorare la risposta dell’organismo contro virus e batteri. Nella pratica però le cose sono più complesse e gli studi clinici, ovvero le ricerche condotte sull’uomo per valutare l’efficacia e la sicurezza di un trattamento, non sembrano confermare benefici concreti.
La revisione sistematica, che ha analizzato 49 studi con quasi 70.000 partecipanti, non ha trovato prove che l’integrazione di vitamina D protegga dalle infezioni respiratorie acute meglio di quanto faccia un placebo usato come confronto.
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