Inibitori di pompa protonica: ancora troppo usati in modo inappropriato

22 Mag 2025

FOCUS: Cronicità e polifarmacoterapia

Un uso eccessivo, il più delle volte ingiustificato

Gli inibitori di pompa protonica sono tra i farmaci più prescritti a livello globale per la loro attività di protezione sullo stomaco, ma la realtà è che il loro utilizzo è molto spesso o inappropriato o prolungato oltre il necessario.
Basti pensare che solo in Italia, stando ai dati più aggiornati del 2023, la spesa complessiva annua per questi farmaci ha superato i 705 milioni di euro.
A preoccupare è l’uso crescente che avviene con l’età: oltre il 60% degli ultraottantacinquenni assume un inibitore di pompa protonica, segno di una tendenza alla cronicizzazione della terapia nelle fasce d’età più avanzate.
Sebbene questo andamento possa essere in parte attribuito alla maggiore incidenza di malattie dello stomaco con l’età, una quota rilevante risulta non giustificata sul piano clinico. Si stima infatti che, a seconda del contesto assistenziale, fino all’85% delle persone trattate con questi farmaci non abbia alcuna reale necessità di prenderli.
Di questo si occupa nel dettaglio il terzo numero dei Minidossier di COSIsiFA che illustra le raccomandazioni per una terapia appropriata e per una riduzione ragionata dell’uso degli inibitori di pompa (deprescrizione).

I rischi da non sottovalutare

Sebbene ben tollerati, gli inibitori di pompa protonica non sono esenti da rischi, soprattutto in caso di uso prolungato. Tra gli effetti avversi più comuni si annoverano:

  • cefalea
  • nausea
  • dolore addominale
  • diarrea.

Un utilizzo cronico superiore all’anno, non indicato in molti casi, può avere conseguenze negative per la salute.
Non bisogna dimenticare poi che questi farmaci possono interferire con l’assorbimento di altri, compromettendone l’efficacia terapeutica e ridurre l’assorbimento di nutrienti essenziali come il magnesio e la vitamina B12, contribuendo all’insorgenza di ulteriori problematiche e potenzialmente innescando il ricorso ad altri farmaci per correggere questi deficit (è la cosiddetta cascata prescrittiva).

Le note AIFA 1 e 48

Per promuovere un uso razionale di questi farmaci, prevedendone la prescrizione solo quando effettivamente necessaria, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha introdotto da tempo due Note:

  • la Nota 1 che fornisce indicazioni sull’uso appropriato degli inibitori di pompa protonica in relazione a farmaci che possono causare danni gastrici
  • la Nota 48 che stabilisce i criteri per l’uso di questi farmaci nel trattamento di condizioni come l’ulcera peptica e la malattia da reflusso gastroesofageo.

In entrambi in casi la raccomandazione è di indicare l’uso di questi farmaci per un periodo limitato di tempo, di massimo 8 settimane, salvo necessità cliniche documentate per l’uso prolungato.

La deprescrizione: una scelta possibile e sicura

Spesso il vero ostacolo alla sospensione di questi farmaci non è clinico, ma legato alla preoccupazione dei pazienti, e non solo, che temono che l’interruzione della cura possa far ricomparire i sintomi della malattia per cui è stato prescritto il farmaco. È importante fare chiarezza perché le cose non stanno così: la deprescrizione, infatti, contribuisce a ridurre l’incidenza di effetti collaterali e di interazioni farmacologiche, a patto che sia graduale, nella maggior parte dei casi senza accompagnarsi alla ricomparsa dei sintomi.
È vero infatti che l’interruzione brusca di questi farmaci può causare un “effetto rimbalzo”, caratterizzato da iperacidità, reflusso e bruciore di stomaco, segnali che inducono il paziente a riprenderne l’assunzione. Tuttavia, questo fenomeno può essere evitato adottando un approccio alla sospensione progressivo che, oltre a tutelare il benessere del paziente, comporta benefici anche in termini di spesa sanitaria.

Bibliografia

Minidossier COSIsiFA n. 3 maggio 2025. Inibitori di pompa protonica: uso appropriato e reazioni avverse; https://infarmaco.it/wp-content/uploads/2025/05/minidossier_inibitori_di_pompa_protonica_def.pdf Conflitti di interesse: