La chemioterapia neoadiuvante e adiuvante nell’adenocarcinoma duttale del pancreas operabile si associa a un miglioramento della sopravvivenza globale.
L’approccio al tumore del pancreas
Quando operabile, l’approccio terapeutico al tumore del pancreas prevede la somministrazione nelle 12 settimane prima dell’intervento di uno schema chemioterapico a base di oxaliplatino, irinotecan e 5-fluorouracile (FOLFIRINOX) oppure di gemcitabina/nab paclitaxel. La terapia viene proseguita per altre 12 settimane dopo l’intervento per consolidare gli effetti delle cure ed eliminare eventuali cellule neoplastiche migrate in altre sedi.
Il disegno dello studio
Nell’ambito di uno studio controllato e randomizzato statunitense, che era stato condotto per valutare l’efficacia della chemioterapia nel tumore del pancreas, è stata condotta un’analisi secondaria per valutare quanto il rispetto delle dosi previste incidesse sulla sopravvivenza globale.
Sono stati analizzati 102 pazienti, il 71% dei quali sono stati effettivamente sottoposti all’intervento chirurgico. I pazienti che avevano raggiunto almeno l’85% della dose di farmaci prevista prima dell’intervento chirurgico aveva una sopravvivenza globale significativamente maggiore rispetto a quelli sotto tale percentuale (mediana 38,1 mesi rispetto a 17,2 mesi, p=0,039). Ciò valeva anche se si considerava l’insieme della chemioterapia preoperatoria e di quella successiva, con una sopravvivenza maggiore per chi aveva ricevuto almeno il 70% delle dosi di chemioterapici previsti (sopravvivenza mediana 32,2 mesi rispetto a 14,0 mesi, p=0,17).