Per contrastare la nausea e il vomito da chemioterapia, uno degli effetti avversi più frequenti e disturbanti delle terapie antitumorali, l’uso dei derivati della cannabis non è raccomandato perché non ci sono ancora studi sufficienti che ne dimostrino l’efficacia maggiore rispetto alle altre terapie disponibile e la sicurezza.
La nausea e il vomito da chemioterapia
La nausea e il vomito sono effetti collaterali molto comuni durante la chemioterapia e possono compromettere la qualità della vita, l’alimentazione e l’aderenza alla terapia stessa.
Dagli anni Novanta per controllare questi sintomi sono disponibili farmaci efficaci, che agiscono su diversi meccanismi molecolari:
- gli antagonisti dei recettore della serotonina
- gli antagonisti dei recettori della neurochina
- gli antagonisti dei recettori della dopamina
A questi si aggiungono i più datati, ma pur sempre efficaci, corticosteroidi.
Questi farmaci, somministrati nei vari momenti della chemioterapia (prima per prevenire il disturbo, durante e dopo il ciclo di trattamento per ridurre la nausea e il vomito) nella maggior parte dei casi in combinazione riescono a controllare bene questi disturbi (vedi anche la news C’è modo di contrastare la nausea e il vomito da chemioterapia), ma non lo fanno sempre in modo completo.
I cannabinoidi per la nausea e il vomito da chemioterapia
Negli ultimi anni si è discusso dell’uso dei cannabinoidi, principi attivi derivati dalla cannabis, come possibile alternativa o integrazione alla terapia antiemetica tradizionale. I principali composti studiati sono il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo), oltre a versioni sintetiche come il nabilone e il dronabinolo.
Una revisione sistematica della letteratura scientifica ha analizzato oltre 30 studi clinici che hanno coinvolto quasi 2.000 persone in chemioterapia per valutare l’efficacia dei cannabinoidi nel prevenire nausea e vomito. In effetti rispetto alla somministrazione di un placebo l’uso di cannabinoidi riduceva la frequenza e la gravità di nausea e vomito da chemioterapia, ma in un solo studio sono stati confrontati questi composti con la terapia antiemetica (cioè anti nausea e vomito) abituale, oggi basata sull’uso in combinazione di antagonisti della serotonina, antagonisti della neurochinina e steroidi. In quest’ultimo confronto è emersa una efficacia leggermente superiore dei cannabinoidi ad alto dosaggio, ma a fronte di più effetti collaterali come sonnolenza, vertigini, euforia e ansia.