In seguito all’approvazione da parte di EMA di lebrikizumab dai 12 anni in su e l’estensione d’uso di upadacitinib dai 12 anni in su e di baricitinib dai 2 anni in su si è ampliata la gamma di opzioni terapeutiche sistemiche per i pazienti pediatrici con dermatite atopica moderata-grave. L’ultimo aggiornamento delle linee guida europee comprende quindi anche queste opzioni, concentrando l’attenzione sui farmaci biologici e sugli JAK inibitori, fornendo raccomandazioni ragionate sull’uso nei bambini, negli adolescenti e nelle donne in gravidanza.
La terapia sistemica nella dermatite atopica
La terapia sistemica è indicata solo nei casi in cui la dermatite atopica non sia controllata adeguatamente con la terapia topica o con la fototerapia.
Per la terapia sistemica le linee guida raccomandano, come primo passo, l’impiego dei farmaci convenzionali, che comprendono ciclosporina, metotrexato, azatioprina, micofenolato mofetile e corticosteroidi. Questi farmaci vengono utilizzati soprattutto nei casi refrattari o come terapia ponte, in attesa dell’effetto dei farmaci a più lenta insorgenza d’azione.
Nei bambini con dermatite atopica grave le linee guida indicano la ciclosporina come opzione terapeutica di riferimento, ma va considerato che in Italia il suo uso in età pediatrica è off-label.
Qualora la risposta ai trattamenti convenzionali risulti insufficiente, è possibile passare, in seconda linea, ai farmaci biologici o agli inibitori di JAK.
I farmaci biologici
Tra i biologici, il dupilumab è indicato negli adulti, negli adolescenti e nei bambini a partire dai 6 mesi di età, il lebrikizumab dai 12 anni e l’omalizumab dai 6 anni.
Questi farmaci agiscono in modo selettivo sui principali mediatori dell’infiammazione di tipo 2, determinando una riduzione di prurito, lesioni cutanee e disturbi del sonno, con un miglioramento della qualità di vita.
In molti casi consentono inoltre di ridurre o sospendere l’uso continuativo dei corticosteroidi topici.
Gli inibitori di JAK
Gli inibitori delle Janus chinasi (JAK) come abrocitinib, baricitinib e upadacitinib modulano la trasmissione intracellulare dei segnali infiammatori.
Il baricitinib è stato approvato anche in Italia per il trattamento della dermatite atopica nei bambini dai due anni di età, mentre abrocitinib e upadacitinib possono essere impiegati dai 12 anni in su.
Grazie alla rapidità d’azione e alla somministrazione orale, questi farmaci sono una valida alternativa o complemento ai biologici, pur richiedendo un monitoraggio periodico per il possibile rischio, seppur basso, di alterazioni ematiche e dislipidemie.
Le donne in gravidanza
Le linee guida forniscono anche indicazioni sull’uso dei farmaci sistemici in gravidanza, raccomandando come prima scelta la ciclosporina, previa attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio.
L’impiego di azatioprina può essere considerato solo nelle donne già in trattamento prima del concepimento e in assenza di alternative, mentre i farmaci biologici e gli inibitori di JAK non sono raccomandati, per la mancanza di dati di sicurezza.


Vai alla versione per tutti
