Le statine, i farmaci comunemente utilizzati per ridurre il colesterolo, potrebbero avere un’azione anche nei confronti del tumore al seno.
Dove nasce l’idea di usare le statine
Molte delle donne con tumore al seno hanno una certa età e spesso hanno anche problemi cardiovascolari per cui non è raro che siano in terapia con una statina. Ciò ha permesso di osservare che le donne con tumore al seno e in trattamento con una statina potrebbero avere in realtà qualche beneficio dal farmaco, con una riduzione della mortalità associata al tumore e del rischio che si ripresenti.
A questa osservazione si affiancano anche alcuni dati di laboratorio da cui emerge che le statine sono in grado di bloccare la proliferazione cellulare e avrebbero anche proprietà immunomodulatrici.
I risultati della revisione sistematica
Poiché finora i dati al riguardo erano sporadici e derivati da diversi studi, si è deciso di condurre una revisione sistematica che ha raccolto gli studi pubblicati in letteratura scientifica sull’argomento in modo da riunirli in una cosiddetta metanalisi per avere informazioni più certe su questo supposto effetto protettivo.
In totale sono stati selezionati una quarantina di studi per un totale di quasi settecentomila donne con un tumore della mammella.
I risultati sembrano confermare l’effetto positivo delle statine: le donne in terapia avevano infatti un effetto protettivo rispetto alla mortalità da tumore al seno e al rischio di ricomparsa della malattia dopo il trattamento antitumorale. Si è osservato anche che non tutte le statine garantivano lo stesso effetto, ma dipendeva dalle loro caratteristiche.


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