Allergia ai farmaci nei bambini: è sempre tale?

20 Nov 2025

FOCUS: Pediatria

L’allergia ai farmaci, che si manifesta con reazioni di ipersensibilità quando si prende un medicinale, è meno frequente nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti ma può comportare complicanze gravi se non è riconosciuta per tempo e gestita in modo appropriato.
Ma è proprio vero che un bambino è allergico a un dato farmaco e quindi non può più prendere quello stesso farmaco o farmaci di struttura analoga? Un problema che si ritiene diffuso è l’attribuzione impropria di un’allergia: molti bambini cioè vengono indicati come “allergici” senza però che sia stata confermata con certezza la condizione. Secondo gli esperti, solo tra il 4 e il 9% delle segnalazioni di sospetta allergia nei bambini viene effettivamente confermato dopo una valutazione accurata. Ciò a prima vista potrebbe apparire poco rilevante, ma in realtà privare un bambino di un dato farmaco perché ritenuto allergico quando in realtà non lo è significa esporlo ad altri trattamenti magari meno efficaci (l’esempio è l’allergia alla penicillina e agli antibiotici della stessa classe, per cui si deve prescrivere un antibiotico diverso, magari meno efficace).
Ora la World Allergy Organization ha elaborato un documento di consenso internazionale che raccoglie raccomandazioni basate su prove scientifiche per migliorare l’intero percorso diagnostico e gestionale in caso di supposta allergia a farmaci in pediatria: dal sospetto iniziale, ai test allergologici, fino alle strategie di prevenzione e trattamento.
Il documento affronta anche temi emergenti come l’aumento dei casi di anafilassi da farmaci, le reazioni agli anticorpi monoclonali e la gestione delle ipersensibilità ai farmaci in situazioni complesse come possono essere la chemioterapia o la fase perioperatoria.

L’ipersensibilità ai farmaci nel bambi

In età pediatrica molti effetti avversi e quindi anche le reazioni di ipersensibilità a un farmaco sono diverse dall’adulto e dipendono dal fatto che l’organismo è in sviluppo: gli organi coinvolti nell’assorbimento, nel metabolismo e nell’eliminazione dei farmaci sono ancora in maturazione e questo può modificare la risposta al trattamento. La reazione allergica più frequente nei bambini è la comparsa di un’esantema, cioè di un’eruzione cutanea con macchie arrossate e papule. Va considerato però che di per sé molte delle infezioni virali: comune a questa età causano eruzioni cutanee, che non sono quindi dovute ai farmaci impiegati ma sono proprie della malattia. Poiché sovente e più spesso di quanto dovuto ai bambini con un’infezione febbrili viene somministrato un antibiotico si attribuisce a quest’ultimo la comparsa della reazione cutanea, quando invece non ne è responsabile.
In buona sostanza si stima che solo un bambino su dieci segnalato come allergico alla penicillina lo sia davvero, negli altri 9 non ci sono elementi per confermare questa condizione.

L’importanza di confermare la diagnosi

Per confermare il fatto che in effetti un bambino è allergico a un dato farmaco bisogna fare alcuni test per effettuare una diagnosi corretta. Si raccolgono anzitutto tutte le informazioni dal genitore del bambino o dal bambino stesso se è abbastanza grande. Poi si fanno i test allergologici. Il test di provocazione con il farmaco incriminato è il metodo più affidabile per confermare l’ipersensibilità, ma deve essere eseguito in ambiente protetto e da specialisti perché in caso di vera ipersensibilità potrebbe scatenare un’anafilassi.
Tra i farmaci che causano più spesso allergia ci sono comunque gli antibiotici betalattamici (simili nella struttura alla penicillina, come l’amoxicillina) e i farmaci antinfiammatori non steroidei. Tra i farmaci più recenti sono state descritte reazioni di ipersensibilità correlate all’uso degli anticorpi monoclonali.

In pratica

Non tutte le reazioni allergiche osservate nei bambini sono in realtà veramente dovute a un’allergia. In caso di sospetta reazione è importante rivolgersi al proprio medico per una valutazione tempestiva. Per stabilire se il bambino è davvero allergico non basta il racconto dell’episodio ma è necessario seguire un percorso allergologico completo che dia certezze sull’ipersensibilità.

Bibliografia

Berges Gimeno M, et al. Drug hypersensitivity reactions in children in clinical practice: a WAO Statement. World Allergy Organiz J 2025; https://www.worldallergyorganizationjournal.org/article/S1939-4551(25)00064-X/pdf Conflitti di interesse:
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