Vantaggi e svantaggi dell’ormonoterapia
Nelle donne in premenopausa (prima cioè che compaia la menopausa vera e propria) cui viene posta una diagnosi di tumore della mammella in fase iniziale, dopo l’intervento chirurgico, per ridurre il rischio di ricomparsa della malattia viene in alcuni casi specifici consigliata una terapia ormonale quotidiana per almeno cinque anni, che ha però il difetto di ridurre la densità ossea favorendo così la comparsa di fratture a causa della fragilità ossea.
Per contrastare questo effetto avverso, le linee guida raccomandano di usare farmaci che hanno l’effetto opposto, che favoriscono cioè un aumento della densità ossea, allo scopo se possibile di ridurre il rischio di fratture. Questi farmaci sono i bifosfonati, per i quali ci sono molti studi, e il denosumab, un anticorpo monoclonale più recente per il quale i dati sono meno numerosi.
Lo studio del Policlinico Gemelli
Per valutare l’effetto di questo anticorpo monoclonale sulla salute delle ossa, i clinici hanno condotto uno studio retrospettivo, hanno ciò analizzato la storia clinica di una settantina di donne con il tumore della mammella che erano state trattate con l’ormonoterapia e per le quali erano disponibili informazioni sulla salute ossea e sulla frequenza di fratture.
Si è così visto che queste donne, cui era stato somministrato il denosumab, a seguito della terapia avevano un miglioramento significativo della densità ossea ai controlli (una MOC, la densitometria ossea) e nessuna ha avuto fratture. Il trattamento era ben tollerato, e l’evento avverso più temuto, perché grave, con questo tipo di terapia, l’osteonecrosi della mandibola, è comparso in un solo caso.
Lo studio non dice nulla però di che cosa accada quando si sospende il trattamento, se cioè la densità ossea torni a ridursi, né se sia più o meno efficace dell’altro trattamento raccomandato, quello con i bifosfonati.
Peraltro dalle schede tecniche del denosumab si evince che il farmaco non ha un’indicazione autorizzata specifica per l’utilizzo in donne in pre menopausa con tumore della mammella. Inoltre il disegno retrospettivo dello studio offre risultati globalmente meno affidabili che se fosse stato realizzato in maniera prospettica.



