Nel confronto con il placebo, gli agonisti del recettore GLP-1 nei bambini e negli adolescenti con diabete di tipo 2 o con obesità si associano a un miglioramento del controllo della glicemia, del peso e di alcuni parametri cardiometabolici.
È quanto emerge da una revisione sistematica e metanalisi che ha analizzato 18 studi controllati e randomizzati per un totale di 1.402 partecipanti tra i 6 e i 17 anni (età media 13,7 anni).
Lo studio
L’efficacia dei farmaci è stata valutata considerando le variazioni dei principali indicatori cardiometabolici dopo circa 6 mesi di trattamento (durata mediana) confrontando i risultati con il placebo.
L’analisi ha rilevato riduzioni significative di:
- emoglobina glicata (-0,44%, limiti di confidenza al 95% da -0,68% a -0,21%)
- glicemia a digiuno (-9,92 mg/dl limiti di confidenza al 95% da -16,20 a -3,64)
- peso corporeo (-3,02 kg limiti di confidenza al 95% da -4,98 a -1,06)
- indice di massa corporea (-1,45 kg/m2, limiti di confidenza al 95% da -2,40 a -0,49)
- pressione sistolica (-2,73 mmHg, limiti di confidenza al 95% da -4,04 a -1,43).
A fronte di ciò però è stato osservato un aumento degli effetti avversi gastrointestinali rispetto al placebo, mentre non sono state osservate differenze significative riguardo a ideazione o comportamenti suicidari che erano stati segnalati in alcuni casi.
I limiti dello studio
Gli studi considerati prevedevano una durata mediana del trattamento di circa sei mesi. Ciò limita la possibilità di valutarne efficacia e sicurezza nel medio-lungo periodo.
Non va trascurato infatti che altri studi hanno riportato una perdita di efficacia nel tempo degli agonisti GLP-1, forse a causa di una scarsa aderenza alla terapia (vedi news Agonisti del recettore GLP-1 in età pediatrica e vedi news Obesità nei bambini serve un farmaco?). Inoltre la mancanza di un follow up a lungo termine non consente di valutare l’eventuale comparsa di effetti avversi tardivi.


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