Nei bambini sotto i due anni d’età con febbre e con batteri nelle urine non è sempre indicata la terapia antibiotica.
Con i batteri nelle urine l’antibiotico non è sempre necessario


Nei bambini sotto i due anni d’età con febbre e con batteri nelle urine non è sempre indicata la terapia antibiotica.
Non è sempre necessario ricorrere all’intervento chirurgico nel tumore dell’esofago se la chemio-radioterapia neoadiuvante ottiene una risposta soddisfacente della malattia
Nei bambini con un’infezione delle prime vie respiratorie i probiotici potrebbero ridurre la durata della febbre, ma occorrono ulteriori conferme
La polifarmacoterapia si associa a un aumento della sonnolenza negli anziani con ricadute negative sulla qualità della vita e sull’autonomia personale
Con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento della polifarmacoterapia diventa sempre più importante gestire in modo personalizzato i farmaci negli anziani. La revisione della terapia farmacologica e la deprescrizione sono strumenti chiave per ridurre i rischi legati ai farmaci inappropriati e migliorare l’aderenza alle terapie. Nonostante la loro efficacia però queste pratiche non vengono applicate con regolarità. Qui un approfondimento sul tema.
Luca Pasina, Marina Azab, Chiara Elli, Alessandro Nobili
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS
Jacopo Luboz, Enza Agostino, Elisa Bidese, Lorenza Giordano, Ilaria Russo
Azienda USL Valle d’Aosta
Nel 2024 in Europa sono stati approvati 114 nuovi farmaci, trainati dagli antitumorali. Le previsioni per il 2025 sembrano confermare questa tendenza
Secondo quanto emerge da un’indagine nelle unità di emergenza il midazolam endovena è il farmaco di prima scelta per il trattamento dello stato epilettico convulsivo.
Quando la malattia è in fase avanzata occorre tenere presenti le possibili conseguenze negative dei molti farmaci prescritti, rivedendo la terapia e privilegiando la qualità di vita
Sempre più adolescenti utilizzano prodotti per la cute acquistabili liberamente e non adatti alla propria età, aumentando il rischio di irritazioni e altri problemi cutanei
Uno studio italiano analizza il rischio di batteri multiresistenti agli antibiotici presenti nel latte e nella carne