Chemioterapia più breve per il retinoblastoma

12 Feb 2025

FOCUS: Oncologia

In caso di retinoblastoma, un tumore maligno della retina che colpisce di solito i bambini sotto i due anni d’età, dopo l’intervento chirurgico si ricorre a una chemioterapia con più farmaci che può causare effetti avversi ed essere non sempre ben tollerata: la riduzione dei cicli di terapia può migliorare l’adesione al trattamento senza per questo ridurne l’efficacia.
Un gruppo di ricercatori cinesi ha pertanto provato a dimezzare la durata della chemioterapia, passando dai sei cicli tradizionali per questo tumore a soli tre. Quasi duecento piccoli operati per un retinoblastoma sono stati sottoposti a chemioterapia, la metà per sei cicli e la restante parte per tre cicli.
A distanza di circa sei anni la sopravvivenza senza ripresa della malattia era analoga nei due gruppi di trattamento (90,4% per i bimbi che erano stati sottoposti a tre cicli di chemioterapia rispetto a 89,2% per i bimbi che erano stati sottoposti ai tradizionali sei cicli).
La differenza c’era invece sulla frequenza degli eventi avversi (inferiore con i cicli più brevi di terapia), sulla qualità di vita (migliore per i trattamenti più brevi) e nei costi per il Servizio sanitario (inferiori con la riduzione delle sedute di terapia).

In pratica

Gli sviluppi delle conoscenze mirano a migliorare l’efficacia delle terapie ma anche la loro sopportabilità e influenza sulla qualità di vita. Se a parità di effetto si possono ridurre i dosaggi dei farmaci o il numero delle somministrazioni a trarne il vantaggio è anzitutto il malato. Perciò studi come questo sono importanti anche per altri tumori, in modo da dare indicazioni ai medici su come impostare un trattamento senza ridurne l’efficacia ma garantendone al contempo la sicurezza.

Bibliografia

Ye H, Xue K, et al. Three vs 6 cycles of chemotherapy for high-risk retinoblastoma. A randomized clinical trial. JAMA 2024; https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2825162 Conflitti di interesse: