Politiche sanitarie indispensabili per l’antibiotico resistenza

10 Dic 2025

FOCUS: Antibiotico resistenza

L’implementazione di politiche sanitarie mirate al contenimento dell’uso degli antibiotici basato sull’appropriatezza e al contrasto dell’antimicrobico resistenza sembra essere efficace nel lungo periodo per ridurre la diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici.

Le politiche sanitarie virtuose

Considerato l’alto numero di vittime dovute a batteri antibiotico resistenti e le previsioni catastrofiche dell’OMS per il 2050 sulla diffusione di questi germi in continuo aumento (1,27 milioni di morti al mondo nel solo 2019), l’attivazione di politiche sanitarie mirate è fondamentale.
Queste devono comprendere varie azioni a diversi livelli, dall’avere un piano sanitario nazionale mirato all’antimicrobico resistenza all’adottare un approccio One Health, in cui salute umana, salute animale e salute ambientale sono un tutt’uno, al formare il personale sanitario su questi temi in modo da sensibilizzarlo riguardo all’uso appropriato degli antibiotici, a strategie che mirano a ridurre l’uso di antibiotici, a programmi di sorveglianza in grado di identificare l’andamento della resistenza dei vari microbi nelle diverse aree, a iniziative di prevenzione, non solo di diffusione delle vaccinazioni ma anche di riduzione del rischio infettivo, alle iniziative di educazione sanitaria verso i cittadini.
La domanda è se l’implementazione di tutti questi interventi possa davvero essere efficace per ridurre la diffusione dell’antibiotico resistenza.

Che cosa accade nel mondo

Uno studio internazionale ha valutato i risultati sul campo dell’implementazione di politiche sanitarie volte a ridurre l’antimicrobico resistenza in 73 Paesi, compresa l’Italia, confrontando i dati del 2000, quando queste politiche erano ancora lontane dall’essere anche solo pensate, con quelli del 2023. Gli indicatori valutati erano l’andamento dell’uso di antibiotici nella popolazione, i tassi di resistenza dei batteri e un indice di resistenza ai farmaci. Ebbene tutti questi indici con il passare del tempo sono migliorati: si è ridotto il ricorso agli antibiotici e di conseguenza si è ridotta anche la diffusione della resistenza agli antibiotici. Questi dati sono confortanti ma sottolineano come sia importante l’impegno delle autorità sanitarie. Nell’indagine sono emerse differenze sostanziali tra i vari Paesi.

Come siamo messi in Italia?

L’Italia esce globalmente bene da queste ricerche. L’attivazione del PNCAR, il Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico Resistenza, a partire dal 2017 ha delineato una strategia e messo in atto una serie di attività volte a contenere la diffusione dei batteri resistenti nell’ambito di una visione One Health. La strategia prevede quattro aree orizzontali e tre pilastri verticali:

Aree orizzontali

  • Formazione
  • Informazione, comunicazione e trasparenza
  • Ricerca, innovazione e bioetica
  • Cooperazione nazionale e internazionale

Pilastri verticali

  • Sorveglianza e monitoraggio integrato dell’antibiotico resistenza, dell’utilizzo di antibiotici, delle infezioni correlate all’assistenza e monitoraggio ambientale.
  • Prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza in ambito ospedaliero e comunitario e delle malattie infettive e zoonosi.
  • Uso appropriato degli antibiotici in ambito sia umano sia veterinario e corretta gestione e smaltimento degli antibiotici e dei materiali contaminati.

In pratica

I dati riportati nel database globale sulla antibiotico resistenza confermano i buoni risultati dell’implementazione delle politiche sanitarie poste in atto in Italia ma sottolineano anche gli ambiti in cui l’Italia è in ritardo rispetto alla media degli altri Paesi, per esempio nella valutazione di efficacia degli interventi proposti, con mancanza di prove, nella prevenzione delle malattie infettive nell’uomo, nella formazione dei veterinari, mentre quella dei medici è in linea con gli altri Paesi. In altri ambiti invece l’Italia si pone in maniera virtuosa sopra la media degli altri Paesi.

Bibliografia

Søgaard Jørgensen P, Thanh L, et al. Association between national action and trends in antibiotic resistance: an analysis of 73 countries from 2000 to 2023. PLOS Glob Publ Health 2025; https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC12043137/pdf/pgph.0004127.pdf Conflitti di interesse:
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