Ridurre il disagio, non solo la temperatura, nei bambini con febbre

17 Ott 2025

FOCUS: Pediatria

Quando il bambino ha la febbre più alta è la temperatura e maggiore è la preoccupazione dei genitori. È la temperatura corporea ciò che genera ansia nei genitori e che spesso orienta la decisione del medico di somministrare un antipiretico, senza considerare come realmente stia il bambino e quanto “regga” la febbre.
In realtà, più che il valore indicato dal termometro, ciò che bisognerebbe osservare è il disagio del bambino: sonnolenza, irritabilità, pianto inconsolabile, rifiuto di giocare o di bere.

Ibuprofene e paracetamolo si confermano sicuri

In una revisione sistematica della letteratura scientifica un gruppo di ricercatori italiani si è chiesto se gli interventi usati per abbassare la febbre – sia farmacologici sia non farmacologici – siano efficaci anche nel ridurre il disagio.
Sono stati analizzati otto studi, per un totale di circa duemila bambini. Dall’analisi è emerso che i trattamenti farmacologici (paracetamolo o ibuprofene), sono sicuri ed efficaci nel ridurre il disagio, mentre gli interventi non farmacologici, come le spugnature tiepide, non migliorano il comfort e in alcuni casi possono aumentare il malessere, provocando brividi o irritabilità.

Quali farmaci nel bambino

Le linee guida internazionali raccomandano nel bambino con febbre il ricorso al paracetamolo o all’ibuprofene, mentre l’uso di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (come la nimesulide) sotto i 12 anni è sconsigliato per il rischio di eventi avversi. In particolare è assolutamente controindicato l’uso di aspirina per il rischio di una grave sindrome, che colpisce cervello e fegato, la sindrome di Reye.
Per approfondimenti ulteriori si rimanda alla news Paracetamolo e ibuprofene per la febbre e il dolore nel bambino.

In pratica

La febbre non è di per sé una malattia, ma un meccanismo naturale di difesa che si attiva quando l’organismo combatte contro un’infezione. Abbassare la temperatura non è quindi sempre un intervento benefico, a meno che non superi livelli di guardia (ben oltre i 38°C). A volte un bambino con la febbre non manifesta malessere, continua a giocare o a comportarsi come al solito. Altre volte, invece, può apparire irritabile, piangere, rifiutare il cibo o non voler giocare.
L’attenzione dovrebbe spostarsi quindi dalla sola rilevazione della temperatura alle condizioni del bambino chiedendo come si sente o guardando come si comporta.
L’antipiretico, che sia paracetamolo o ibuprofene, va somministrato solo quando il bambino mostra segni di disagio o quando la temperatura supera i 38°C.

Bibliografia

Corsello A, Alberti I, et al. Effectiveness and safety of interventions for fever-associated discomfort in children: a systematic review. Br J Clin Pharm 2025; https://bpspubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/bcp.70203 Conflitti di interesse:
Condividi: