Le persone con un tumore hanno un rischio più alto di sviluppare una trombosi venosa . Se questa compare è necessario iniziare una terapia con farmaci anticoagulanti, che aiutano a prevenire la formazione di nuovi trombi, ma così facendo si aumenta l’altro rischio possibile di una emorragia grave.
Ma per quanto tempo bisogna continuare la terapia? Ed è proprio necessario che i farmaci siano somministrati a lungo a dosaggio pieno?
Uno studio clinico internazionale condotto su oltre 1.700 pazienti con un cancro e una trombosi venosa in atto suggerisce che, dopo sei mesi di trattamento con l’anticoagulante a dose piena, si può dimezzarne la dose senza aumentare il rischio di una nuova trombosi, ma riducendo parallelamente quello di un sanguinamento grave rispetto a quanto accade mantenendo la dose piena: il numero di persone che ha avuto una nuova trombosi è stato attorno a 2 persone su 100 in entrambi i gruppi, mentre 12 persone su 100 hanno avuto una emorragia grave se trattate con la dose dimezzata rispetto alle 16 persone su 100 che avevano preso la dose piena
Tumore e rischio di trombosi: si può modulare la terapia
In pratica
In caso di tumore e trombosi venosa la terapia anticoagulante può essere necessaria per un lungo periodo di tempo, aumentando con ciò il rischio di emorragie anche gravi. Per questo il risultato di questo studio è importante perché indica la possibilità, dopo sei mesi di terapia piena, di dimezzare, a parità d’efficacia, il dosaggio del farmaco anticoagulante per bocca, riducendo in tal modo anche il rischio emorragico. La durata e il dosaggio devono comunque sempre essere sempre valutati e decisi dal medico in base alle caratteristiche del tumore, alla storia clinica della persona e alle terapie in corso. È fondamentale seguire attentamente le indicazioni ricevute e segnalare tempestivamente eventuali segni di trombosi (difficoltà respiratorie o gonfiore improvviso a una gamba) o la comparsa di sanguinamenti insoliti (per esempio sangue nelle urine o nelle feci) 0 di lividi senza motivo,. Questi sintomi potrebbero richiedere un controllo medico immediato.
Bibliografia

