Ridurre o sospendere i farmaci negli anziani: quali benefici?

9 Ott 2025

FOCUS: Cronicità e polifarmacoterapia

Per molti anziani, la polifarmacoterapia, ovvero l’assunzione quotidiana di cinque o più farmaci è una realtà.
Non tutti i farmaci presi nella giornata sono però sempre necessari, per cui il medico può valutarne una riduzione della dose o addirittura la sospensione. Questa pratica, chiamata deprescrizione, può aiutare a ridurre i farmaci diventati superflui e, di conseguenza, il rischio di effetti collaterali.
Negli anziani che vivono a casa, la deprescrizione però può risultare più complessa soprattutto per la tendenza di alcune persone a gestire autonomamente le proprie terapie.

I benefici della deprescrizione

Un gruppo di ricercatori si è chiesto se in questa popolazione la deprescrizione porti benefici concreti in termini di riduzione dei farmaci assunti giornalmente.
Analizzando 17 studi, è emerso che, in media, ogni anziano che vive a domicilio e che partecipa a un programma di deprescrizione riduce, anche se di poco, il proprio consumo di farmaci, ma non in tutti i casi.
Non è invece cambiata in modo significativo la percentuale di persone che assumono farmaci potenzialmente inappropriati, cioè quei farmaci che potrebbero essere evitati o sostituiti con alternative più sicure.

In pratica

La deprescrizione sembra avere benefici contenuti in termini di riduzione dei farmaci assunti tra gli anziani che vivono a casa, ma il suo impatto potrebbe comunque contribuire a ridurre gli eventi avversi e i ricoveri legati ai farmaci. La decisione di ridurre o sospendere un farmaco non va comunque mai presa da soli autonomamente: è fondamentale parlarne con il medico, che valuterà insieme se e quali farmaci possono essere sospesi o ridotti di dose.

Bibliografia

Linsky A, Motala A, et al. Deprescribing in community-dwelling older adults: a systematic review and meta-analysis. JAMA Netw Open 2025; https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2833713 Conflitti di interesse:
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