Per molti anziani, la polifarmacoterapia, ovvero l’assunzione quotidiana di cinque o più farmaci è una realtà.
Non tutti i farmaci presi nella giornata sono però sempre necessari, per cui il medico può valutarne una riduzione della dose o addirittura la sospensione. Questa pratica, chiamata deprescrizione, può aiutare a ridurre i farmaci diventati superflui e, di conseguenza, il rischio di effetti collaterali.
Negli anziani che vivono a casa, la deprescrizione però può risultare più complessa soprattutto per la tendenza di alcune persone a gestire autonomamente le proprie terapie.
I benefici della deprescrizione
Un gruppo di ricercatori si è chiesto se in questa popolazione la deprescrizione porti benefici concreti in termini di riduzione dei farmaci assunti giornalmente.
Analizzando 17 studi, è emerso che, in media, ogni anziano che vive a domicilio e che partecipa a un programma di deprescrizione riduce, anche se di poco, il proprio consumo di farmaci, ma non in tutti i casi.
Non è invece cambiata in modo significativo la percentuale di persone che assumono farmaci potenzialmente inappropriati, cioè quei farmaci che potrebbero essere evitati o sostituiti con alternative più sicure.