Si possono ridurre o sospendere i farmaci per il sonno negli anziani?

17 Giu 2025

FOCUS: Cronicità e polifarmacoterapia

Le benzodiazepine e i cosiddetti farmaci Z, come zolpidem e zopiclone, vengono spesso prescritti alle persone anziane per curare l’insonnia, anche in quelle che hanno un declino cognitivo. Ne è dimostrata l’efficacia sul sonno ma solo se somministrati per brevi periodi. Tuttavia, spesso vengono usati cronicamente, a lungo, e in tal caso possono comportare problemi importanti, come un aumento del rischio di cadute e fratture, confusione, disturbi della memoria e ricoveri in ospedale. Quando è possibile, la riduzione o la sospensione di questi farmaci, pratica nota come deprescrizione, può aiutare a diminuire questi rischi.

Uno studio cerca di capire il ruolo dell’informazione

È noto che alcune raccomandazioni legate soprattutto alla stile di vita sono in grado di agire sull’insonnia, migliorandola, non si sa invece se mettere in pratica questi consigli possa anche portare a una riduzione del ricorso ai farmaci per dormire, come sarebbe auspicabile.
Una revisione della letteratura scientifica ha esaminato 16 studi sull’argomento per analizzare i risultati nel loro insieme e comprendere se le informazioni fornite alle persone anziane possano aiutarle a ridurre o a smettere di assumere benzodiazepine e farmaci Z. Gli interventi valutati sono stati:

  • opuscoli informativi e altro materiale scritto
  • colloqui brevi, durante una visita o una consulenza
  • interventi combinati che oltre a fornire informazioni prevedevano un supporto psicologico con esercizi di rilassamento o consulenze.

I ricercatori dall’analisi dei dati concludono che un semplice opuscolo informativo sull’igiene del sonno o un breve colloquio con il medico al riguardo possono fare molto: in alcuni studi fino al 70% delle persone anziane sono riuscite infatti a ridurre o sospendere i farmaci per dormire, mentre in altri studi gli interventi sono stati meno incisivi, ma comunque significativi.
Questo beneficio si è osservato anche tra gli anziani con lievi problemi di memoria, a conferma che le spiegazioni chiare e personalizzate sono un aiuto concreto per iniziare un percorso di deprescrizione in sicurezza.

In pratica

Con il giusto supporto fornito dal medico, è possibile ridurre o sospendere i farmaci per l’insonnia in modo sicuro nell’anziano, riducendo così i rischi connessi con l’assunzione a lungo di questi farmaci. È importante però non interrompere mai il trattamento da soli, ma farsi seguire sempre dal medico, che valuterà se e quando è possibile procedere con la deprescrizione.

Bibliografia

McEvoy A, Langford A, et al. Deprescribing benzodiazepine receptor agonists in older adults and people with cognitive impairment: a systematic review. J Am Geriatr Soc 2025; https://agsjournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jgs.19512 Conflitti di interesse:
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