La chemioterapia intraperitoneale ipertermica durante l’intervento chirurgico migliora la sopravvivenza delle donne in caso di ripresa della malattia
Chemioterapia “calda” contro il tumore dell’ovaio


La chemioterapia intraperitoneale ipertermica durante l’intervento chirurgico migliora la sopravvivenza delle donne in caso di ripresa della malattia
Soprattutto nelle persone fragili o con malattia renale, l’uso dei gabapentinoidi come antidolorifici richiede cautela per l’aumento del rischio di frattura dell’anca.
La frequenza di infezioni da batteri resistenti agli antibiotici è maggiore nei pazienti ricoverati per cancro.
A volte nel bambino il sapore di un antibiotico in formulazione liquida è un ostacolo alla somministrazione corretta della terapia prescritta dal medico.
Negli anziani in buona salute e fisicamente attivi, l’integrazione di vitamina D e omega 3 non comporta benefici per la salute muscolare e la prevenzione della sarcopenia.
Nei piccoli malati di tumore è importante riconoscere la presenza del dolore per poterlo trattare adeguatamente, anche se non ci sono dati certi su quali farmaci siano più efficaci
Nei pazienti con fibrillazione atriale giunti in Pronto soccorso aumenta il rischio di interazioni tra farmaci già assunti e farmaci nuovi.
Nel bambino, se non c’è la febbre, potrebbero bastare pochi giorni di antibiotico per curare l’infezione
In caso di ricovero per una polmonite acquisita fuori dall’ospedale la durata della terapia antibiotica è spesso più lunga di quanto raccomandato.
Nelle persone con demenza, la polifarmacoterapia aumenta il rischio di avere reazioni avverse e di essere ricoverate in ospedale.