Revisione della terapia e deprescrizione nell’anziano: che cosa occorre sapere
Pubblichiamo oggi il primo numero dei Minidossier di COSIsiFA, dedicato alla gestione della terapia farmacologica nell’anziano, con particolare attenzione alla revisione dei farmaci e alla deprescrizione


Le morti da polmonite causate dai germi resistenti agli antibiotici
Cresce nel mondo la preoccupazione per la diffusione di batteri resistenti agli antibiotici che possono causare infezioni gravi e non controllabili dei polmoni


Tumore e rischio di trombosi: si può modulare la terapia
In caso di cancro e trombosi venosa la terapia anticoagulante a dosaggio pieno dopo sei mesi può essere ridotta in molti casi


Con i batteri nelle urine l’antibiotico non è sempre necessario
Nei bambini sotto i due anni d’età con febbre e con batteri nelle urine non è sempre indicata la terapia antibiotica.


La chemio-radioterapia funziona nel tumore dell’esofago
Non è sempre necessario ricorrere all’intervento chirurgico nel tumore dell’esofago se la chemio-radioterapia neoadiuvante ottiene una risposta soddisfacente della malattia


Proposti i probiotici nelle infezioni delle vie respiratorie
Nei bambini con un’infezione delle prime vie respiratorie i probiotici potrebbero ridurre la durata della febbre, ma occorrono ulteriori conferme


C’è un legame tra polifarmacoterapia e sonnolenza negli anziani?
La polifarmacoterapia si associa a un aumento della sonnolenza negli anziani con ricadute negative sulla qualità della vita e sull’autonomia personale


I nuovi medicinali in arrivo in Europa
Nel 2024 in Europa sono stati approvati 114 nuovi farmaci, trainati dagli antitumorali. Le previsioni per il 2025 sembrano confermare questa tendenza


Omogeneità tra gli ospedali italiani nel trattamento dello stato epilettico convulsivo
Secondo quanto emerge da un’indagine nelle unità di emergenza il midazolam endovena è il farmaco di prima scelta per il trattamento dello stato epilettico convulsivo.


Troppi farmaci per le donne con un tumore al seno e metastasi?
Quando la malattia è in fase avanzata occorre tenere presenti le possibili conseguenze negative dei molti farmaci prescritti, rivedendo la terapia e privilegiando la qualità di vita

